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Ucraina, arrivano i rinforzi. Da Europa e Usa 111 tra Leopard e Abrams

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Ucraina, arrivano i rinforzi. Da Europa e Usa 111 tra Leopard e Abrams

Ottanta carri armati Leopard 2 dall’Unione europea, 31 modernissimi tank Abrams M1, i più potenti del mondo, dagli Stati Uniti, che invieranno subito anche circa 500 mezzi blindati Gli alleati della Nato mantengono le promesse e si preparano a spedire a Kiev i mezzi necessari per resistere all’offensiva annunciata da Mosca per la prossima primavera. Ad annunciare la decisione degli usa e della Germania, che spedirà 14 degli 80 Leopard 2, è stato il cancelliere Olaf Scholz, intervenuto questa mattina al Bundestag. “Forniremo all’Ucraina i carri armati Leopard. Non c’è alcuna base matematica per queste decisioni, ci siamo mossi passo dopo passo, e questo vale anche per quest’ultima decisione”. Berlino fornirà 14 carri armati, logistica e munizioni e addestrerà le truppe ucraine in Germania. “Il governo federale ha deciso di mettere a disposizione delle forze armate ucraine i carri armati Leopard 2 – ha annunciato Hebestreit in una nota – questo è il risultato di intense consultazioni che hanno avuto luogo con i più stretti partner europei e internazionali della Germania”. Berlino ha rimarcato come tale decisione rispecchi “la nostra ben nota linea di sostegno all’Ucraina al meglio delle nostre capacità”.

I carri armati Leopard 2 potrebbero essere operativi in Ucraina in circa tre mesi. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. Il ministro ha definito “storica” la decisione di Berlino di inviare carri armati in Ucraina.

Nel pomeriggio, poi, è arrivato l’annuncio del presidente Usa Joe Biden sui carri armati Abrams  M1. Il numero uno della Casa Bianca, prima di tutto, ha ringraziato tutti gli alleati che hanno intensificato il loro impegno in difesa di Kiev e tra questi ha citato anche l’Italia,  che “sta inviando artiglieria” in Ucraina. Biden ha menzionato, tra gli altri, gli aiuti inviati o promessi da Regno Unito, Francia, Norvegia, Canada, Slovacchia, Danimarca, Polonia e Svezia. Un capitolo a parte è stato dedicato alla Germania, perché Biden ha ringraziato il cancelliere tedesco Olaf Scholz per “l’impegno” a inviare i suoi carri armati Leopard all’Ucraina. “Dalla Germania c’è stata una vera accelerazione”, ha detto il presidente americano alla Casa Bianca.

Sugli Abrams M1, Biden ha dichiarato: “Non c’è nessuna minaccia alla Russia in tutto questo”. Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca annunciando l’invio dei tank Abrams a Kiev. “Aiutiamo l’Ucraina a difendersi” ha sottolineato il presidente americano, “la nostra non è un’offensiva contro la Russia.”

“Gli Abrams sono i tank più potenti al mondo”. Ci vorranno comunque mesi perché i carri armati Usa raggiungano davvero l’Ucraina, dal momento che i 31 mezzi corazzati che gli Stati Uniti hanno deciso di inviare all’Ucraina saranno prodotti ex novo dalla General Dynamics Land Systems, l’azienda che produce i potentissimi tank. Lo hanno riferito alti funzionari Usa in un briefing con un ristretto numero di giornalisti. Questo vuol dire che i carri armati per le forze di Kiev non saranno presi dalle scorte americana. Alcuni funzionari statunitensi ieri hanno affermato che è stato raggiunto un accordo preliminare per inviare i carri armati Abrams nell’est dell’Ucraina, dove la Russia sta intensificando la guerra per il controllo di Bakhmut.

Immediata la replica russa. “I carri armati occidentali che verranno consegnati all’Ucraina bruceranno come tutti gli altri”, ha minacciato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. L’Occidente “sopravvaluta il potenziale che (i carri armati) potrebbero dare all’esercito ucraino”, ha aggiunto. L’ambasciatore russo in Germania Sergey Nechaev afferma che la decisione tedesca è “altamente pericolosa” e “porta il conflitto a un nuovo livello”. Per l’ambasciatore, citato dalla Tass, la decisione “distrugge quello che resta della fiducia reciproca, infligge un danno irreparabile” ai legami con Berlino e indica “il completo rifiuto della Germania di riconoscere la responsabilità storica” per i crimini nazisti.

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