MotoGp, VR46 verso la permanenza in Ducati: Yamaha corteggia Pramac
VR46 conferma Ducati? Yamaha su Pramac
C’è fermento nel mercato dei team. Non ci saranno ovviamente scossoni in quelli ufficiali di ogni marchio, ma per i team clienti è caccia aperta da parte di Yamaha e KTM: la prima in cerca di terza e quarta moto da mettere in pista, la seconda con l’assoluta intenzione di salire a sei. Chi invece dovrà quasi certamente scendere di due unità è Ducati, oggi padrona incontrastata con otto moto in griglia. I mesi scorsi sono stati intensi sotto il profilo dei rumors e il team VR46 sembrava quello più probabile per un cambio casacca. Il rapporto stretto tra Rossi e la Yamaha doveva essere un link concreto per ridare ai tre diapason quattro moto, ma secondo Sky Sport, anche grazie al nuovo sponsor Pertamina, la squadra del Dottore non sarebbe così lontana dal rinnovo del contratto con Ducati che scade in questa stagione. VR46, e con essa i piloti dell’Academy, dovrebbero dunque continuare con le Ducati Desmosedici oggi in possesso di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. E allora Yamaha rischia di dover guardare ad altro, nella fattispecie a Pramac, che oggi ha le Ducati ufficiali ma che potrebbe passare alle M1. I giapponesi cercano un team satellite e il duello è con KTM, alla ricerca delle sei moto in griglia e anche lei interessata al team guidato da Campinoti e Borsoi. In Pramac, tra l’altro, c’è Jorge Martin, che spera ancora di guidare una Ducati ufficiale e si è candidato nuovamente per la prossima stagione nel team Lenovo che potrebbe salutare Bastianini. Non dovrebbero esserci novità invece per Gresini che continuerà a guidare Ducati. Più in disparte sul mercato team è Aprilia che quattro moto le ha già grazie al nuovo team Trackhouse Racing. La casa di Noale, invece, guada molto di più al mercato piloti, perché Aleix Espargaro sembra in procinto di chiudere la sua carriera a fine stagione, magari per indossare i panni del collaudatore: “Dopo il Mugello prenderò una decisione, non so se correrò anche nel 2025. Mi piacerebbe fare il collaudatore perché i test oggi sono molto importanti e con i nuovi regolamenti 2027 dar una grande sfida sviluppare le moto”, le sue parole.
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