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MotoGP | Taramasso: "Austin non è mai omogenea a livello di grip"

Complice la cancellazione del Gran Premio d’Argentina, la MotoGP si è fermata per due weekend consecutivi, ma questo fine settimana è pronta a tornare in pista e fare tappa negli Stati Uniti. Come da tradizione ormai dal 2013, si sbarca ad Austin, in Texas. Il Circuit of the Americas ha un layout molto particolare, con una prima parte che ricorda molto Silverstone ed una parte conclusiva che presenta invece diverse curve piuttosto lente.

Caratteristiche che, pur sommando anche diverse variazioni altimetriche, non la rendono troppo impegnativa dal punto di vista degli pneumatici. Semmai, è il fondo piuttosto sconnesso e poco omogeneo a livello di grip a rendere il tracciato texano una sorta di incognita ogni anno, come ci ha spiegato il responsabile della Michelin, Piero Taramasso.

“Ci sono alcuni tratti che sono stati riasfaltati, mentre in altri hanno ‘raschiato’ la pista per cercare di eliminare i dossi. Questo è proprio caratteristico di Austin, lo fanno praticamente tutti gli anni, perché è una pista molto sconnessa e con tante buche. Il problema è che in questo modo non è mai omogenea a livello di grip: in alcuni tratti c’è tanto grip, mentre in altri ne trovi molto meno. Se non ci fosse questa situazione, non sarebbe un circuito molto stressante per gli pneumatici. Per noi è una pista di media sollecitazione, anche se l’anteriore soffre un po’ nella tre curve a destra veloci consecutive, la 16, la 17 e la 18”, ha detto Taramasso a Motorsport.com.

Dal punto di vista del meteo, che condizioni ci dobbiamo aspettare?

“Le previsioni non sembrano affatto male, perché dovrebbe essere asciutto per tutto il weekend, con temperature ambientali intorno ai 24-25 gradi. Sostanzialmente vuol dire averne 35 sull’asfalto. Possiamo dire condizioni quasi ottimali ed in linea con quelle che avevamo trovato l’anno scorso”.

Alla luce di questo, che tipo di scelte avete fatto?

“Abbiamo optato per un’allocazione simile a quella dell’anno scorso. All’anteriore abbiamo tre soluzioni simmetriche, con la soft e la dura dell’anno scorso che diventano la soft e la media. Introdurremo poi una soluzione più dura, che può servire nel caso in cui la pista o le moto siano più aggressive, anche perché l’anno scorso a fine gara erano un po’ al limite con la soluzione che quest’anno sarà la media, che era stata utilizzata da tutti i piloti. Al posteriore invece abbiamo lo stesso centraggio di mescole dell’anno scorso, con due soluzioni asimmetriche che hanno la spalla più dura sul lato destro, sapendo che nel 2023 avevano tutti utilizzato la soft sia nella Sprint che nella gara lunga”.

Al posteriore quindi pensi che proseguirà questo trend anche quest’anno?

“Credo di sì, perché c’è uno step di performance importante tra le due mescole, quindi avevano cercato tutti di fare il massimo per far funzionare la soft anche nella gara lunga. Considerato che le condizioni saranno abbastanza simili, mi aspetto delle scelte allineate”.

Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Facciamo un passo indietro al Gran Premio del Portogallo, gara vinta da Jorge Martin e caratterizzata anche dal primo podio in MotoGP di Pedro Acosta e dall’incidente tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez nel finale. Che informazioni avete raccolto?

“Tutto il weekend di Portimao è stato caratterizzato dalla pista che era molto sporca. Sull’asfalto c’erano terra e sabbia e quello non ha aiutato: non abbiamo mai avuto la pista in condizioni ottimali, anche se sabato e domenica è andata un pochino meglio. A prescindere da questo, sappiamo che è una pista insidiosa, dove sulla carta è difficile sorpassare. Invece abbiamo visto due belle gare, sia nella Sprint che in quella lunga. Abbiamo assistito a sorpassi, cadute, problemi meccanici, ma i tempi sono stati molto buoni e costanti, soprattutto domenica”.

Insomma, potete tracciare un bilancio molto positivo…

“Bastianini ha fatto il giro veloce della gara al 21° giro e sono 12 i piloti che hanno fatto il loro best nella seconda parte di gara. Questo vuol dire che le gomme si sono comportate molto bene e lo conferma il fatto che la gara è stata 7″ più veloce rispetto a quella del 2023. Ma anche perché tutti erano contenti di come si sono comportate, sia alla domenica con la dura davanti e la media dietro, che al sabato con la dura davanti e la soft dietro. Solamente Quartararo si è distaccato, utilizzando la media anche nella Sprint, perché voleva una moto più stabile. Ma non si è pentito della sua scelta, anche perché gli è fruttata parecchi dati in vista della gara lunga”.

Tra le altre cose, se non si fosse rotto il cambio dell’Aprilia di Vinales all’ultimo giro, ci sarebbero state tre moto diverse nelle prime quattro posizioni…

“Spesso succede che ci sia qualcuno che si lamenti, che sia un pilota o un costruttore, ma devo dire che a Portimao sono stati tutti contenti. Ma è anche perché le gomme si sono comportate bene su tutte le moto. Speriamo che sia di buon auspicio per proseguire così una stagione che è iniziata bene”.

C’è stata anche la prima gara stagionale della MotoE…

“Sì, abbiamo lanciato la nuova gomma posteriore, che ha un nuovo design molto particolare e che è piaciuta a tutti. Anche questa è un’indicazione molto positiva per noi”.

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