Motori

RAM

Sport

Taramasso: "Michelin parla con Dorna per restare in MotoGP fino al 2028"

Dopo l’entusiasmante duello tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez a Jerez de la Frontera, la MotoGP è pronta a tornare in pista a Le Mans. Non sul mitico circuito della 24 Ore, ma sul versione più corta, quel Bugatti Circuit che comunque ormai è un appuntamento classico del Motomondiale. Una pista che team e piloti conoscono molto bene. Discorso che vale anche per la Michelin, con l’aggiunta che per il fornitore unico degli pneumatici si tratta anche della gara di casa, quindi ha ancora più valore.

In generale, questa è una settimana piuttosto importante per la classe regina, perché sono stati ufficializzati i nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel 2027, che prevedono la riduzione della cilindrata a 850cc, quella dell’aerodinamica ed il divieto degli abbassatori come punti cardine. In teoria, questo ciclo regolamentare inizierà quando ormai sarà terminato il contratto dell’azienda francese, ma il responsabile Piero Taramasso ci ha rivelato che in realtà sono già in corso le discussioni per prolungare il rapporto con la MotoGP di almeno altri due anni.

“Il nostro contratto scade nel 2026, ma stiamo parlando con Dorna per prolungarlo anche al 2027 ed al 2028. Per questo abbiamo partecipato anche a dei gruppi di lavoro e a delle riunioni che riguardavano il nuovo regolamento che entrerà in vigore nel 2027”, ha detto Taramasso a Motorsport.com.

Riguardo al suo pensiero sul nuovo regolamento, ha proseguito: “Credo che siano dei cambiamenti che vanno nella direzione giusta, con una riduzione delle performance ed un indirizzo più sostenibile. Inoltre credo che potrebbero aiutare a livellare le prestazioni, favorendo l’ingresso di qualche nuovo costruttore. Dal punto di vista delle gomme, probabilmente dovremo rivedere almeno le mescole, andando su delle soluzioni un po’ più morbide, perché le moto saranno molto meno aggressive sulle gomme rispetto ad oggi”.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Parlando dell’attualità, questo fine settimana c’è il quinto appuntamento stagionale, il Gran Premio di Francia a Le Mans. Cosa ci puoi dire a riguardo?

“Per noi è sempre un Gran Premio speciale, perché è quello di casa. Siamo in Francia, non troppo lontani da Clermont-Ferrand. Inoltre, Michelin è il title sponsor dell’evento, quindi c’è una pressione supplementare che ci spinge a fare bene, anche perché sappiamo che il pubblico accoglie sempre molto numeroso a fare il tifo. Non bisogna dimenticare poi che ci sarà anche il secondo appuntamento stagionale della MotoE. Per quanto riguarda le caratteristiche della pista, non è un circuito troppo esigente dal punto di vista degli pneumatici ed offre anche un grip abbastanza buono, quindi l’usura di solito è piuttosto contenuta. Non a caso, è la pista sulla quale adoperiamo le mescole più morbide nell’intero calendario della MotoGP”.

Che di scelte avete fatto per il fine settimana del Gran Premio di Francia?

“Porteremo delle soluzioni che hanno lo stesso centraggio a livello di mescole dell’anno scorso, sia per quanto riguarda l’anteriore che il posteriore, ovviamente adattate alla nuova tipologia di mescole del 2024. Delle gomme che erano state pensate per essere più costanti, ma che fin dai test invernali abbiamo capito che sono in grado di offrire anche più grip, specialmente sull’angolo di piega. E infatti abbiamo potuto notare che non solo i tempi si abbassano, ma sono aumentate anche le velocità di percorrenza in curva”.

Entrando più nello specifico, quali sono le soluzioni per l’anteriore?

“Portiamo tre gomme simmetriche, ricordando che nel 2023 la più utilizzata è stata la soft, anche se la temperatura della pista era di 35 gradi. Una delle particolarità di Le Mans infatti è che, anche se l’asfalto è caldo, l’aria è sempre piuttosto fresca e tende a raffreddare la gomma anteriore. Ed è per questo che i piloti di solito si indirizzano verso una soluzione morbida”.

Al posteriore invece?

“Le due gomme posteriori sono asimmetriche, con la spalla destra più rigida e l’anno scorso avevano utilizzato tutti la soft sia nella Sprint che nella gara lunga. Guardando le previsioni meteo, sembra che troveremo il sole e temperature piuttosto simili, quindi credo che potrebbero di nuovo optare tutti per la soft anche nel weekend”.

Le gomme della Michelin per la MotoGP

Foto di: Michelin

Facciamo un passo indietro a Jerez, dove c’è stata la spettacolare vittoria di Pecco Bagnaia al termine di un duello entusiasmante con Marc Marquez…

“Dopo Austin, abbiamo vissuto un altro bel weekend di MotoGP anche a Jerez. I piloti hanno regalato un grande spettacolo e le gomme hanno funzionato bene. Soprattutto l’anteriore media, che è stata utilizzata da tutti sia nella Sprint che nella gara lunga. Al posteriore invece ci sono state scelte differenti, con la soft utilizzata nella gara breve e la media nel GP vero e proprio. Nella Sprint le condizioni non erano perfette, perché c’erano alcune chiazze d’umido sulla pista che hanno creato qualche problema ai piloti. Il ritmo era più lento e ci sono state tante cadute proprio a causa dell’umido. In ogni caso, abbiamo assistito ad una bella Sprint, anche se il piatto forte è stata la gara di domenica, con tutte le Ducati davanti all’inizio e poi una grande battaglia nel finale tra Bagnaia e Marquez”.

Dal punto di vista delle prestazioni state continuando ad avere delle indicazioni molto interessanti…

“Abbiamo battuto tutti e tre i record a Jerez, ma quello a cui teniamo di più è quello del giro veloce in gara, perché Bagnaia lo ha realizzato al 23° dei 25 giri previsti. Poi anche la distanza di gara è stata ridotta di due secondi rispetto al precedente primato del 2022. Il record assoluto del giro invece lo ha fatto segnare sempre Pecco nel turno pomeridiano di venerdì, perché poi sabato mattina le qualifiche si sono disputate con la pista bagnata e non si poteva migliorare. I tempi sono stati molto buoni per tutto il weekend, ma le gomme hanno dimostrato ancora una volta di essere molto costanti. Credo che tutto questo abbia favorito anche lo spettacolo: se fossero così tutte le gare, ci metterei la firma”.

Dopo la Sprint abbiamo visto le prime penalità legate alla pressione delle gomme. I piloti hanno detto che è una situazione che si è venuta a creare a causa delle condizioni della pista, che era appunto ancora umida in alcuni tratti. E’ una lettura che condividi?

“E’ vero che ci sono state le prime penalità e che non sono state dovute tanto a degli errori di valutazione da parte dei team quanto a delle condizioni che non erano perfette. Infatti, il ritmo era quasi un secondo più lento rispetto a quello che ci si poteva aspettare. Andando più piano e con le chiazze d’umido è stato più difficile mettere temperatura nella gomma. Di conseguenza, anche le pressioni non si sono alzate. Poi bisogna aggiungere che dei cinque piloti penalizzati, tre erano anche caduti: Alex Rins, Jack Miller e Fabio Di Giannantonio. Fabio Quartararo e Raul Fernandez invece forse erano stati un po’ troppo al limite per quelle che erano le condizioni e il ritmo. Resta il fatto che la maggior parte dei piloti sono riusciti a rimanere all’interno dei valori prestabiliti. E tra questi c’è anche Marc Marquez, che come i tre già citati era caduto, ma è riuscito a rispettare la regola pur essendo ripartito”.

In questo senso, Miguel Oliveira ha proposto che in futuro le condizioni miste come quelle di Jerez possano essere considerate al pari di una “wet race”, nelle quali la regola delle pressioni non viene applicata. Pensi che sia una buona idea?

“Non ha torto, perché è vero che in caso di gara bagnata il protocollo delle pressioni non viene applicato. Nel caso di Jerez la gara è stata dichiarata asciutta, quindi è rimasto tutto come sempre, ma è comunque un qualcosa che terremo in conto e di cui discuteremo per il futuro”.

A Jerez, tra il Gran Premio ed il test, avevate portato anche delle nuove soluzioni. Come si sono comportate?

“A Jerez avevamo portato due novità. Una era una nuova gomma anteriore dura, la Hard+, che faceva parte dell’allocazione del weekend, ma non è stata utilizzata perché non c’era abbastanza caldo per riuscire a sfruttarla. Nei test di lunedì invece abbiamo chiesto di provare una nuova mescola anteriore che dovrebbe prendere il posto della media che avevano utilizzato in gara. L’hanno provata in diversi e ci hanno detto che rispetto al riferimento tende a generare più movimenti sull’angolo di piega, quindi ne realizzeremo un’altra versione da provare più avanti nel corso della stagione”.

Leggi anche:MotoGP | Motori 850cc, aero ridotta e abbassatori vietati: ufficiali le regole 2027MotoGP | Ecco gli orari TV di Sky e TV8 del GP di FranciaMotoGP | GP del Kazakistan posticipato per le inondazioni nel Paese

TOP STORIES

Top List in the World