Turismo record grazie alla fascia 5 stelle
A preoccupare per la tenuta del mercato del lusso è il caso Cina, il cui rilancio ritarda e fatica a prendere forma. Diversa la posizione statunitense, che in patria evidenzia fragilità nei ceti medi, ma è trainante nella spesa pro-capite dei flussi turistici in Europa, Italia in testa. La percentuale di presenze Usa, la durata media dei soggiorni (compresa tra 10-12 giorni), e la propensione alla spesa sia nell’utilizzo dei servizi ricettivi di elevato standing che dell’acquisto dei prodotti del lusso, lo rendono il soggetto più ambito.
La centralità del turismo in Italia ha consentito nel 2023 di mantenere il nostro Pil in testa agli altri di Eurolandia, il trend in corso e quello previsionale per il 2024 ne stanno rafforzando l’importanza per continuare a collocare l’Italia per crescita del Pil, seconda solo dietro la Spagna. La grande opportunità di rendere l’Italia il Paese più attenzionato dai turisti di ogni dove, è stata da sempre un allettante prospettiva che ora può diventare una realtà durevole e considerevole per l’intero sistema socio-economico.
I consumatori su cui contare oggi nell’intero globo sono oltre 500 milioni, dei quali una decina di milioni quelli alto spendenti che rappresentano per l’extra lusso di ogni tipo – ricettivo, enogastronomico, moda e gioielleria – l’obiettivo da centrare. Bene ricordare che sono essenzialmente loro che animano la crescita esponenziale degli Hotel 5 stelle L, nei quali operano direttamente centinaia di addetti nelle più svariate funzioni e sostengono un indotto con multipli di 3-5 volte a quello diretto. La loro clientela ha pretese particolarmente rilevanti e solo servizi di qualità possono fornirla. Il sistema privato si è attrezzato per farlo e in larga misura ci sta riuscendo, il sistema pubblico continua viceversa a difettare per quanto di sua competenza: trasporti, logistica, pianificazione flussi e sicurezza.