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Taxi volanti, il Regno Unito li vuole entro il 2026: la novità che (forse) arriva anche a Milano

taxi volanti, il regno unito li vuole entro il 2026: la novità che (forse) arriva anche a milano

Taxi volanti, il Regno Unito li vuole entro il 2026: la novità che (forse) arriva anche a Milano

Con l’Intelligenza artificiale ci sembra già di essere in una realtà futuristica, ma come sarebbe la nostra vita se viaggiassimo su dei taxi volanti? Per saperlo non dovremmo aspettare così a lungo, forse. Il Regno Unito vorrebbe introdurre i taxi volanti nel 2026, per poi ufficializzarne il servizio almeno entro il 2028.

L’iniziativa portata avanti dal governo inglese potrebbe rivoluzionare la vita di migliaia di persone, perché non riguarderebbe soltanto l’invenzione di queste “macchine volanti”, ma anche la creazione di droni capaci di trasportare le consegne ordinate dalle persone. Sul progetto sono già a lavoro aziende come la Vertical Aerospace di Bristol e l’Autorità dell’Aviazione Civile, che invece si sta occupando dell’autorizzazione e della regolamentazione per garantire la sicurezza e l’efficienza di queste nuove forme di trasporto aereo.

Taxi volanti anche a Milano

Verso la fine del 2023, si parlava della possibilità di introdurre questa tipologia di veicoli anche a Milano. A collaborare con il comune milanese è Sea, la società aeroportuale di Linate e Malpensa, che si è posta come obiettivo l’introduzione dei taxi volanti entro il 2026. Il tutto in occasione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, per le quali si pensa di costruire almeno quattro vertiporti, cioè gli aeroporti dei taxi volanti.

Delle quattro strutture, ognuna delle quali avrà un’estensione di 6mila metri quadrati, due saranno negli scali di Linate e Malpensa, mentre le rimanenti saranno in città: uno allo scalo Porta Romana e l’altro a Citylife. Queste auto “futuristiche” dovranno garantire il trasporto di almeno 200 persone alla volta.

Per l’attuazione del progetto si ha l’intenzione di investire 30milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere il break even point (punto di pareggio in bilancio) nel 2035.

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