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Superbollo: via libera alla delega fiscale, ma la cancellazione è ancora lontana

Dopo il Senato, anche la Camera dei Deputati ha approvato il ddl “Delega al governo per la riforma fiscale”: come è noto, il testo – diventato dunque legge – prevede un’ampia riforma del sistema delle tasse, dall’Irpef alle tredicesime, e comprende anche l’articolo – già emendamento – per demandare al governo le valutazioni sull’eventuale cancellazione del superbollo. Si tratta, in poche parole, di un passaggio formale, che non assicura matematicamente il superamento dell’imposta aggiuntiva sulle auto di potenza superiore ai 252 CV (20 euro per ogni kW oltre i 185), ma che di fatto “passa la palla” all’esecutivo.

Prima servono i soldi. Il disegno di legge integra dunque l’emendamento presentato in commissione e non sposta di una virgola il suo contenuto: “Nell’ambito della razionalizzazione dei micro-tributi”, è l’indicazione, “verrà valutato l’eventuale progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le auto con potenza superiore a 185 kW, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche”. Dunque, il governo dovrà verificare le necessarie coperture per procedere con una cancellazione che – in caso – sarebbe sostanzialmente graduale.

I tempi. Secondo gli esponenti del governo che si sono già espressi al riguardo, l’eventuale abolizione del superbollo sarà comunque questione di mesi. E non pochi: in autunno, dovrebbe essere possibile approvare i decreti legislativi necessari per incaricare l’esecutivo di procedere con la riforma e, nella migliore delle ipotesi, arrivare a inizio gennaio con l’entrata in vigore dei relativi provvedimenti.

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