Ayrton Senna, le canzoni più belle dedicate all’indimenticabile campione di Formula 1_senna
“E ho capito che Dio mi aveva dato / il potere di far tornare indietro il mondo / rimbalzando nella curva insieme a me / mi ha detto ‘Chiudi gli occhi e riposa’”: strofe che descrivono Senna, entrato nel mito però ben prima della sua tragica morte all’Ospedale Maggiore di Bologna, dopo lo schianto a tutta velocità della sua vettura alla curva del Tamburello al Gran premio di San Marino.
Un nome, il suo, entrato nell’immaginario collettivo e nell’arte, su tutte nell’arte della discografia. Non è stato solo Dalla, infatti, a ricordare in musica il campione, ma svariati altri artisti hanno voluto rendergli omaggio: Cesare Cremonini lo cita in Marmellata #25 (”Ma da quando Senna non corre più / da quando Baggio non gioca più / oh no no, da quando mi hai lasciato pure tu / non è più domenica”), così come la band SHW, per rimanere sempre in Italia, in ADS (“May, strong pain / he went away / without a word)” e quella dei The Rock Alchemist, che ha dedicato lui il pezzo Live or die.
E ancora il francese Soprano nella sua Victory o il britannico Chris Rea, che gli ha dedicato Saudade. Tributi a una leggenda. Già, perché Senna ha davvero influenzato il pubblico a tal punto che, ancora in vita, i connazionali sudamericani avevano adottato Tema da vitoria (colonna sonora composta da Eduardo Souto Neto per la trasmissione televisiva sulla Formula 1 di Rede Globo) come inno ufficiale per celebrare i suoi successi professionali.
Un vero e proprio The best, Senna, come il titolo della famosa canzone di Tina Turner, a lui dedicata quando la popstar lo invitò sul palco del suo concerto ad Adelaide nel 1993: “Sono una grande fan e sono molto emozionata – disse allora Turner accogliendolo – sapete chi è? Senna, il vincitore del Gran premio di Australia. The best”.
Chi sia stato Senna è invece oggi molto chiaro, e tra documentari, serie televisive, commemorazioni e omaggi, la leggenda del campione è più viva che mai a trent’anni dall’addio.
“Se una persona non ha sogni, non ha più alcuna ragione di vivere” aveva detto lui stesso, “sognare è necessario anche se, nel sogno, la realtà dovrebbe essere intravista. Per me questo è principio di vita”. E di certo, con le sue imprese, Senna è riuscito far sognare il suo pubblico, che continua ancora oggi a ricordarlo e a portare avanti la sua eredità “anche se non è più la stessa strada / anche se non è più la stessa cosa”.