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Suzuki Swift

Scende in campo e le ha tutte contro: nuova Suzuki Swift 2024, Top e Flop

La citycar giapponese sbarcherà in Europa nella sua veste rinnovata nel 2024, come si comporterà nei confronti della Hyundai i10 e di un mostro sacro come la Fiat 500?

La si era già vista come concept car in Giappone ma, a partire dai prossimi mesi, arriverà in via definitiva anche in Europa. Parliamo della Suzuki Swift che, per il 2024, sbarca sul mercato con un design inedito e dei nuovi interni.

La Swift, che ha 40 anni di carriera alle spalle, si rinnova profondamente rispetto al modello attualmente in commercio, pur mantenendo un forte family feeling con il passato. Una delle differenze più lampanti all’anteriore, è il nuovo cofano, che ha un taglio differente, così come i nuovi fari, a LED, che hanno una firma luminosa a “L” per quanto riguarda le luci diurne.

Sempre al frontale si notano le prese d’aria di dimensioni più contenute mentre, nella vista laterale, la maniglia delle portiere posteriori torna in una posizione più tradizionale, rispostandosi in basso. In questo modo la superficie vetrata aumenta. Novità, poi, anche, anche al posteriore, con un inedito gruppo luci e un paraurti ridisegnato.

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Il retro della nuova Suzuki Swift 2024

I designer giapponesi, però, non si sono solo limitati all’esterno ma hanno voluto rinfrescare – e non poco – anche l’abitacolo. Arriva dunque una nuova plancia bicolore con rivestimenti e finiture di maggiore qualità rispetto al modello precedente.

Se, da una parte, la strumentazione rimane analogica, così come analogici sono i comandi della climatizzazione, dall’altra fa il proprio debutto un sistema infotainment dotato di schermo da 9 pollici dotato di connettività tramite Apple CarPlay ed Android Auto. Lo spazio nel bagaglio rimane invariato rispetto al passato, con 265 litri a disposizione.

Le dimensioni, rispetto al modello che andrà a sostituire, sono assimilabili, cresce invece il peso. La ragione è da ricercare nell’adozione di molti ADAS che Suzuki, curiosamente, chiama in italiano. Ci sono quindi l’Attentofrena evoluto con radar e telecamere, il Guidadritto abbinato al Cruise Control con controllo della traiettoria e assistenza sul volante e il Restasveglio+ con telecamera interna per il controllo del guidatore, Occhioallimite, Guardaspalle e Vaipure.

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Gli interni della nuova Suzuki Swift 2024

A completare il pacchetto di novità, ci pensa il nuovo propulsore tre cilindri da 1,2 litri che prende il posto del 4 cilindri. In questo caso, il nuovo propulsore, da 83 CV, adotta una tecnologia mild hybrid a 12 Volt ed è abbinabile al cambio a variazione continua CVT. A fare la differenza sul mercato, invece, è la possibilità di avere la trazione integrale.

I prezzi, al momento, non sono stati ancora diramati ma potrebbero essere lievemente superiori a quelli dell’attuale generazione che partono da 19.500 euro.

Pro e Contro

Pro

  • ADAS; Bagagliaio

Contro

  • prezzi ancora non conosciuti

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Fiat 500 Hybrid

Fiat 500 Hybrid

Passano gli anni ma, in Italia, una delle citycar più amate e vendute rimane sempre lei, la Fiat 500. Sarà per quel look che rimane piacevoli, pur sentendo ormai inevitabilmente il peso degli anni e sarà perché è ancora considerata un’icona dell’automobilismo italiano ma è ancora apprezzata, anche grazie a un prezzo abbordabile.

Il design della 500 è quello che, ormai, conosciamo bene da tanti anni, con l’ultimo restyling che risale a un paio di anni fa e che ha portato le luci a DRL a led e altri particolari che la portano un po’ più al passo con i tempi anche se, ormai, comunque lontana dalla concorrenza più moderna. I fari della versione base, ad esempio, sono a incandescenza e, passando all’interno, il sistema di infotainment è ridotto a una Radio DAB con display monocolore da 3,8'' con Bluetooth.

I sedili, in tessuto nero, Riportano il monogramma Fiat impresso e sono comodi peccato però che tutte le plastiche dell’abitacolo siano dure, con il fascione del cruscotto in tinta con il colore della carrozzeria.

Se si vuole un equipaggiamento più completo, oltre alla versione entry level, c’è la Dolcevita, dotata di fari con lampadina a LED, quadro strumenti digitale TFT da 7'', tetto in vetro e altri piccoli dettagli che, però, aiutano a svecchiare un po’ il modello come, ad esempio, la radio Uconnect da 7″ a colori con schermo touch. Molto piccolo, infine, il bagagliaio che ha una capienza di soli 185 litri.

Cosa muove la 500? Si tratta di una motorizzazione mild-hybrid con un’unità elettrica da 12 Volt che lavora assieme a un motore endotermico tre cilindri benzina da un litro per ottenere una potenza complessiva di 70 CV.

Purtroppo, gli ADAS adottati da Fiat per la 500 sono davvero pochi. Oltre all’ESC e all’Hill Holder, la piccola di casa Fiat è dotata solamente del cruise control che, però, non è adattivo.

Veniamo però al prezzo: la versione base ha un prezzo di partenza di 17.700 euro mentre la Dolcevita sale fino a 20.200.

Pro e Contro

Pro

  • Design; Prezzo

Contro

  • Modello vetusto; Pochi ADAS

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Hyundai i10

Hyundai i10

Dopo un recente restyling di metà carriera, la piccola Hyundai i10 è pronta a sfidare i giganti delle piccole le due sopracitate oltre che la classica Fiat Panda. Con i suoi 367 centimetri di lunghezza, i10 si propone sul mercato con un look fresco e anche un po’ “cattivo”, con linee tese e dettagli che strizzano l’occhio alle sportive.

I fari sono parzialmente a led, comprese luci di posizione e le DRL poste sulla calandra, a motivo esagonale. Bella poi l’idea di “affogare” i fendinebbia all’interno di due prese d’aria poste ai lati del paraurti. La N Line, poi, accentua ancor più l’ispirazione sportiva con cerchi in lega e un design più “spinto”.

Rispetto alla concorrenza odierna la Hyundai porta all’interno dell’abitacolo delle soluzioni da modello di fascia più alta, a partire dal grande display centrale dedicato all’infotainment, con una diagonale di 8 pollici e dalla strumentazione completamente digitale.

Se si dovesse poi optare per un allestimento più ricco, si avrebbe accesso anche alla piastra per la ricarica a induzione per smartphone, aggiornamenti da remoto per le mappe del navigatore e altri optional che rendono questa ricca citycar unica all’interno del panorama delle piccole di segmento A.

Altra differenza sostanziale rispetto alla 500, la i10, come la Swift, offre cinque posti a sedere e non 4. Certo, quattro persone stanno comode, la quinta sarebbe decisamente sacrificata ma, in fin dei conti, per gli spostamenti brevi, può sempre tornare utile. Buono poi lo spazio del bagagliaio che arriva a quota 252 litri, una via di mezzo tra Suzuki e Fiat.

Per quanto riguarda la motorizzazione, è possibile scegliere tra due motori a benzina: un 3 cilindri da 1,0 litri con 67 CV e un 4 cilindri da 1,2 litri con 84 CV, entrambi disponibili con trasmissione manuale o automatica. Inoltre, è presente a listino anche una motorizzazione GPL dotata del tre cilindri 1.000 cc. In aggiunta, la i10 N Line è motorizzata con lo stesso propulsore 3 cilindri, ma con una potenza portata a 100 CV, che rende la guida più brillante.

Non mancano poi i sistemi di ausilio alla guida. La piccola di casa Hyundai è infatti dotata del sistema SmartSense che ingloba i seguenti ADAS: Forward Collision-Avoidance Assist, High Beam Assist, Lane Keep Assist System, Driver Attention Warning, Intelligent Speed Limit Warning e il Lane Following Assist. Tutti sistemi che, fino a qualche tempo fa, erano appannaggio di modelli superiori.

Veniamo al prezzo: la nuova i10 ha un prezzo di attacco di 17.100 euro che arrivano a 19.050 per la versione Prime o per la N Line che offrono un pacchetto molto completo.

Pro e Contro

Pro

  • Design; tecnologia di bordo

Contro

  • bagagliaio

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