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In tema di Ddl concorrenza e Rc auto il Parlamento non deve cedere alla lobby delle assicurazioni, e deve proseguire sulla strada delle riforme per garantire gli interessi degli assicurati. Lo afferma Assoutenti, commentando l’allarme circa il possibile stop al Senato alle norme che vietano le pratiche scorrette delle imprese assicuratrici.
“In un momento in cui le tariffe Rc auto stanno pericolosamente aumentando e segnano a settembre un incremento del +3,9% su anno (dato Istat), rivolgiamo a Governo e Parlamento la richiesta di sostenere gli emendamenti al Ddl concorrenza che garantiscono il mercato e possono portare ad una riduzione dei costi delle polizze, senza cedere allo strapotere della lobby delle assicurazioni – aggiunge Truzzi – Il trend al rialzo delle polizze registrato dall’Istat equivale ad una stangata da complessivi +465 milioni di euro all’anno in capo agli automobilisti italiani, ad unico vantaggio delle imprese assicuratrici”.
Il Governo si inginocchia davanti allo strapotere della lobby delle assicurazioni, e gli emendamenti al Ddl Concorrenza tesi a impedire abusi di posizione dominante e a garantire i diritti degli assicurati rischiano di essere cancellati con un colpo di spugna. Lo afferma, invece, il Codacons, in vista della discussione domani al Senato di alcune norme in tema di Rc auto.
“Per tale motivo siamo pronti a denunciare nelle sedi opportune quei politici che si schiereranno contro i consumatori affossando gli emendamenti al Ddl Concorrenza presentati per aumentare le tutele dei cittadini nei confronti dello strapotere delle assicurazioni, e inviteremo gli elettori dei loro collegi a non votarli più in futuro” – conclude Rienzi.
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