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Porsche, da Vodafone una rete 5G privata per lo sviluppo di auto connesse

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Porsche, da Vodafone una rete 5G privata per lo sviluppo di auto connesse

Una infrastruttura in grado di permettere test in sicurezza, ma con risultati che in tempo reale potranno essere controllati negli Usa, come in Germania. Il tutto partendo da Nardò, in provincia di Lecce dove il gruppo automobilistico Porsche ha il suo Nardò Technical Center (NTC): un centro prove acquisito nel 2012 e in cui nel 2019 l’anello lungo 12,6 chilometri con un diametro di quattro è stato oggetto di un importante intervento di rinnovamento, inclusa la posa di cavi in fibra ottica per la trasmissione veloce di dati e l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale per testare la guida automatizzata.

È qui che Porsche Engineering e Vodafone Business hanno realizzato la prima rete privata 5G ibrida. Si tratta di una rete 5G dedicata (e quindi privata) ma integrata nella rete mobile pubblica 5G di Vodafone già esistente. Il risultato è un utilizzo industriale della tecnologia 5G che rappresenta un importante snodo oltre che una speranza per l’industria delle Tlc che guarda al comparto business e alle applicazioni industriali come ancora di salvezza a fronte di un segmento consumer che ormai da tempo non sta più aiutando ricavi e margini delle telco in Italia, e non solo.

«Lavoriamo costantemente al miglioramento delle tecnologie del nostro Centro Prove di Nardò in modo da rispondere efficacemente alle necessità dei clienti nell’ambito della mobilità del futuro, che sono sempre più sfidanti», osserva Peter Schäfer, CEO di Porsche Engineering e Chairman della Shareholder Committee di Nardò Technical Center. «Questa nuova rete 5G ci permetterà di offrire loro un’infrastruttura ancora più all’avanguardia per lo sviluppo e il testing dei veicoli intelligenti, connessi e a guida autonoma».

«Le reti private mobili 5G possono fare da trampolino di lancio per le aziende, consentendo loro di far evolvere il modello di business», aggiunge Vinod Kumar, ceo di Vodafone Business. La struttura di Nardò, dunque, «assomiglia a una vera e propria smart city, con una copertura perfetta dentro e fuori dal circuito per la prossima generazione di applicazioni che trasformeranno i trasporti e la mobilità. Siamo entusiasti del ruolo che stiamo svolgendo per aiutare il team di Nardò a pianificare il futuro e a realizzare il potenziale di business con alcune delle nostre ultime tecnologie».

In questo quadro, «grazie alla nuova rete mobile – si legge nella nota congiunta di Vodafone Business – Ntc (il centro di Nardò, ndr) offrirà una connessione ad alte prestazioni (1 Gbit/s) che consentirà di collegarsi direttamente e più velocemente anche al cloud, permettendo una maggiore capacità di collaborazione online a livello globale e più efficienza nel campo dell’ingegneria basata sui dati». E in fondo velocità, latenza (il tempo fra stimolo e risposta) ridotto all’osso e facilità di collegamento al cloud sono gli assi su cui il 5G punta a far breccia nel mondo business.

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