Il rinnovamento di un modello simbolo per Volkswagen registra numerose novità, a partire dall'offerta della sola proposta Variant fino alle motorizzazioni PHEV e mild hybrid accanto al diesel
- Sedili ergoActive e vetri, il comfort è da ammiraglia
- Maxi-infotainment e cambio dietro al volante
- Stradista più attenta alla dinamica di marcia
- Dai diesel alle ibride plug-in, ampia scelta di motori
Nuova Passat, si cambia. Uno dei paradigmi del segmento business si rinnova e lo fa conservando una sobrietà nello stile affiancata da dotazioni per un comfort di marcia degno di un’ammiraglia.
Sedili ergoActive e vetri, il comfort è da ammiraglia
Si sta comodi a bordo non solo per la spaziosità extra ma per attenzioni come il parabrezza isolato acusticamente e i vetri laterali dotati di una pellicola antirumore. Ancora, spazio a sedili ergoActive. Vanno ben oltre le consuete funzioni massaggianti e le regolazioni elettroniche (a 14 vie). Nel dettaglio, la soluzione top di gamma propone 10 aree massaggianti controllate da cuscini pneumatici. L’abbinamento alla funzione ventilazione e riscaldamento è un plus che può essere migliorato ulteriormente dalla climatizzazione.
Maxi-infotainment e cambio dietro al volante
L’abitacolo della nuova Passat Variant ha due principali elementi di novità: l’infotainment e il selettore del cambio. Tutte le motorizzazioni avranno la trasmissione DSG (6 marce su Passat Variant eHybrid, 7 marce sulle altre), le cui modalità di funzionamento si regolano dal satellite posto dietro al volante. Una scelta che ricalca quando proposto, ad esempio, dal nuovo Tiguan e dalla “gemella” Skoda Superb.
Pur restando i tasti touch sull’infotainment e per i comandi secondari, sul volante assistiamo al (gradito e pratico) ritorno dei tasti fisici.
Stradista più attenta alla dinamica di marcia
Ancora dell’elettronica, ma applicata alla dinamica di marcia, sulla Passat Variant 2024 arriva il Vehicle Dynamic Manager già visto su Golf. Ha il compito di coordinare, lavorando con variazioni su ogni singola ruota, sia il controllo dell’XDS (che prova a simulare, sebbene con effetto solo frenante, gli effetto di un differenziale autobloccante) che la variazione di rigidità degli ammortizzatori. Il controllo elettronico del DCC Pro beneficia di ammortizzatori con doppia valvola per variare la rigidità.
Dai diesel alle ibride plug-in, ampia scelta di motori
Tutt’altra efficienza offrono, invece, le proposte eHybrid. L’ibrido plug-in di nuova generazione abbina il motore 1.5 TSI Evo 2 alla parte elettrica, proponendo due livelli di potenza: 204 e 272 cavalli. In comune hanno anche la batteria da 19,7 kWh, che permette circa 100 km di autonomia in elettrico (ciclo WLTP). Una bella riserva di efficienza a zero emissioni, da sfruttare in ambito urbano e non solo. I progressi continuano al capitolo ricarica, con velocità di molto superiori: in CA, di serie, a 11 kW, in CC fino a 50 kW.