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MotoGP | Zarco: "Con Honda non ho più le paure che avevo con KTM"

Johann Zarco ha abbandonato volontariamente la Ducati in questa stagione, poiché il marchio gli ha offerto un contratto solo di un anno, preferendo firmare un biennale con un’opzione per il terzo anno con la Honda LCR. L’abbandono della Desmosedici GP per la RC213V ha comportato anche l’uscita dalla regolare lotta per la top 10 ed il ritrovarsi in fondo alla classifica, una transizione già vissuta nel 2019.

All’epoca, il francese passò dalla Yamaha, con la quale conquistò le prime pole ed i primi podi, ad una KTM che allora mancava di prestazioni e sulla quale era in grande difficoltà. È proprio qui che vede una differenza con la sua attuale situazione sulla Honda, una moto che si adatta al suo stile anche se è rimasta indietro. Soprattutto, Zarco sente di avere ora l’esperienza necessaria per affrontare una fase difficile, cosa che non aveva gestito bene cinque anni fa.

“Avevo paura quando sono passato dalla Yamaha alla KTM”, ha spiegato il pilota della Honda LCR. “È per questo che ho lasciato la KTM durante la stagione 2019, avevo davvero paura di perdere il mio talento. Ora non ho più questa paura perché con quello che ho imparato in Ducati ho tanti riferimenti, anche su me stesso, che riesco a vedere la situazione molto meglio”.

“Per questo motivo, posso davvero separare la mia mente tra ciò che viene dal materiale e ciò che posso fare. Grazie alla mia età ed alla mia esperienza, so che posso fidarmi del progetto e quasi aspettare, direi, perché ho abbastanza esperienza per non perdere questa fiducia”.

Inoltre, essere indietro con la Honda non ha lo stesso significato di essere indietro con la KTM nel 2019, perché la MotoGP è cambiata molto: “Quando ero alla KTM, non ero nemmeno in grado di lottare. Ora, ok, si lotta per la 13°, 14° posizione, ma il livello è così alto che anche lottare per la 12° significa qualcosa. Non significa che siamo fuori dai giochi. Ecco perché sono davvero felice di accettare questa sfida, perché sento che non perderò il controllo di me stesso”.

Johann Zarco, Team LCR Honda

Johann Zarco

Photo de: Gold and Goose / Motorsport Images

Il contratto di Zarco con LCR sarà probabilmente l’ultimo in MotoGP e, dopo aver dato prova di sé, si trova in una fase della sua carriera in cui è più a suo agio nell’attraversare un periodo difficile. Se lasciare la KTM era diventata un’emergenza per il suo futuro – non sapendo che la moto sarebbe stata, secondo le sue parole, “metamorfizzata tra il 2019 e il 2020” – questa volta vede la possibilità di contribuire alla svolta della Honda come un’opportunità interessante.

“Non mi trovo affatto nella stessa situazione, sono cresciuto da allora e ho potuto dimostrare, alla gente e a me stesso, che stavo iniziando a gestire la categoria. È per questo che sto traendo maggiore beneficio dal ripetere questa frase: ‘Vai avanti, fai il tuo lavoro di pilota, gli altri stanno cercando di capire, tu stai crescendo allo stesso tempo’. Come uomo, semplicemente, è molto interessante, ma non mi demoralizzo perché sento di potercela fare”.

Zarco rimane molto fiducioso per il futuro

Basta guardare la classifica delle qualifiche, dove i quattro piloti Honda hanno ridotto il gap, per capire le difficoltà del marchio a Portimão. La RC123V manca di aderenza al posteriore, cosa che le è costata cara fin dall’inizio del weekend su una pista con pochissimo grip a causa della pioggia misto sabbia caduta giovedì notte. Non che Zarco debba preoccuparsi per il futuro, soprattutto perché la Honda sta raddoppiando gli sforzi per correggere la situazione.

“Sono un pilota molto costante, ed è per questo che il mio modo di guidare fornisce alla Honda informazioni costanti, in modo da avere una base e poter progredire da lì. In gara è il momento di lottare, perché quando sei in sella alla moto pensi solo a lottare. È una cosa che posso fare e sono contento almeno di questo. Sono molto concentrato e non sto perdendo la concentrazione o la motivazione perché questo è solo l’inizio. Sono molto fiducioso”.

“Honda ha bisogno di controllare tutto molto bene, quindi con il nuovo progetto che hanno lanciato, ci stanno lavorando e vedremo. Riceviamo sempre conferme su quello che ci manca. Non si può costruire qualcosa di nuovo in una sola gara”.

“Devono controllare le cose, un po’ come me alla fine”, ha riassunto Zarco. “Per questo mantengo la mia fiducia, perché è solo la seconda gara. Ci aspettavamo qualcosa di buono, ma non abbiamo ottenuto nulla di buono. I distacchi non sono enormi, per questo non possiamo demoralizzarci, almeno non ora”.

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