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MotoGP | Mir: "Se quello che arriva a Jerez non funziona, dovremo essere drastici"

La seconda stagione con il team ufficiale Repsol Honda non è iniziata come immaginava il pilota maiorchino, che sperava in una reazione della Casa giapponese nello sviluppo del suo prototipo MotoGP.

Domenica, in occasione della terza tappa del calendario, Joan Mir è riuscito a completare solo otto giri dei 20 previsti quando è caduto, per la quarta volta in questa stagione e la prima in una gara lunga, che gli ha impedito di conquistare punti.

“Ho avuto una partenza terribile, e se si parte dal fondo della griglia è ancora peggio. Stavo recuperando posizioni, finché non ho perso il posteriore alla curva 6”, ha riassunto così la sua prestazione al COTA il campione del mondo 2020.

Mir è 17° in classifica generale, dopo il 13° in Qatar ed il 12° posto a Portimao, con un bottino di sette punti. Tuttavia, il pilota è concentrato sullo sviluppo della RC213V di HRC.

“La Honda sta lavorando sul motore. È esasperante. Se vuoi fare di più, cadi. Spingi forte, spingi al limite, ma poi la moto si ferma. Ogni volta che provo a spingere, cado”, ha lamentato Mir, che sabato è caduto al terzo giro anche nella Sprint. “Sto applicando intensità, sto cercando di andare veloce, ma la moto dice basta. Non c’è margine”, ha detto.

Joan Mir, Repsol Honda Team

Foto de: Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo un fine settimana molto difficile per la Honda, che ha visto tutti e quattro i suoi piloti costantemente in fondo alla classifica dei tempi in tutte le sessioni, Mir si concentra sul test ufficiale che si terrà il lunedì dopo il Gran Premio di Spagna a Jerez, tra due settimane.

“Abbiamo un test. Stiamo mettendo molta pressione ai giapponesi. Sono fiducioso che a Montmelò faremo progressi”, ha detto. “Se nemmeno quello che porteremo a Jerez funzionerà, dovremo prendere una decisione drastica e cambiare completamente direzione”, afferma lo spagnolo.

“Non dobbiamo perdere altro tempo. I test che sono stati fatti finora non sono serviti a molto”, avverte gli ingegneri a Tokyo.

Dopo i primi tre Gran Premi della stagione 2024, la Honda è in fondo alla classifica costruttori con soli otto punti, mentre i team Repsol e LCR, entrambi con moto giapponesi, chiudono la classifica generale a squadre con sette punti ciascuno, a 102 punti dalla squadra ufficiale Ducati.

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