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MotoGP | Marquez: "Spero di poter fare qualcosa di buono a Motegi"

Marc Marquez sta affrontando una settimana fondamentale per il suo futuro in MotoGP. Da diverse settimane sostiene di essere sotto contratto con la Honda e di volere il meglio per il progetto a cui è legato da 10 stagioni, ma anche di stare valutando varie opzioni per il prossimo anno dopo un test deludente a Misano. Questo ha aumentato le voci di un possibile passaggio al Gresini Racing, e ora l’otto volte campione del mondo arriva all’evento di casa per il marchio dell’ala dorata, il Gran Premio del Giappone.

Il pilota di Cervera si troverà quindi di fronte ai dirigenti della casa giapponese. Si prevede di stabilire se rispetterà il contratto che lo lega a loro per il 2024 o, al contrario, se entrambi risolveranno la loro unione e il catalano avrà via libera per unirsi alla Ducati. Mercoledì Marquez ha partecipato ad un evento presso la scuola di ingegneria della Honda a Tokyo, anche se solo nel fine settimana a Motegi potrà incontrare tutti i vertici aziendali, guidati da Shinji Aoyama.

Nel bel mezzo di tutto questo, il #93 dovrà contemporaneamente affrontare il 14° round della stagione in corso, su una pista che gli riporta alla mente bei ricordi, visto che a Motegi, ad esempio, è stato proclamato campione del mondo nel 2014 e nel 2016. Inoltre, questo appuntamento arriva dopo il Gran Premio dell’India, il migliore per la Honda dai tempi di Austin – dove ad imporsi è stato Alex Rins con la RC213V del Team LCR – con Marquez che è tornato sul podio nella Sprint di sabato e Joan Mir che ha chiuso al quinto posto la gara lunga di domenica.

Parlando in vista del GP del Giappone, lo stesso Marquez ha confermato che sarà un fine settimana speciale per lui, e che spera che la squadra possa fare “qualcosa di bello” per i tifosi che lo acclamano con fervore, dopo una difficile stagione 2023.

“Motegi è sempre una gara speciale, soprattutto quando sei un pilota Honda”, ha esordito Marc, “Abbiamo vissuto molti momenti memorabili in passato, vincendo campionati o tornando in pole l’anno scorso, quindi spero che riusciremo a fare qualcosa di bello per dare ai tifosi un motivo per fare il tifo per noi”.

“Le condizioni a Motegi tendono a cambiare molto, quindi dovremo adattarci man mano che il weekend avanza, ma il nostro obiettivo generale rimane lo stesso: fare progressi costanti e ottenere il miglior risultato possibile”, ha proseguito.

Joan Mir, dal canto suo, non crede di poter avere un buon livello a Motegi come in India, nel suo primo GP del Giappone come pilota Honda, dove spera di poter contare sul prototipo RC213V provato nei test di Misano, come ha confermato lo scorso weekend.

“Non vedo l’ora di correre a Motegi come pilota Honda. I tifosi lì sono sempre fantastici e non vedo l’ora di correrci di nuovo. Veniamo da un fine settimana in India in cui siamo riusciti ad essere costanti per tutto il tempo, con un buon risultato finale, e spero che potremo farlo di nuovo in Giappone”.

“Ma credo che il fine settimana sarà più difficile, quindi vedremo cosa succederà alla fine. L’importante è prepararsi per finire la stagione nel miglior modo possibile”, ha detto il maiorchino.

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