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MotoGP | Bezzecchi: “Ho fatto le prime curve con l’abbassatore bloccato!”

Il fine settimana di casa si è rivelato da subito non facile per Marco Bezzecchi, arrivato a Misano costretto a combattere con un polso sinistro dolorante per i postumi della caduta di Barcellona dello scorso fine settimana. Il portacolori Mooney VR46 però si è mostrato più forte del dolore e ha confermato le ottime prestazioni del venerdì anche in gara, conquistando la seconda posizione nella Sprint dopo essere scattato dalla seconda casella della griglia.

Nulla ha potuto Bez contro un Jorge Martin imprendibile: autore della pole con record, lo spagnolo ha trionfato senza rivali, nonostante il pilota del team Mooney VR46 avesse provato a insidiarlo nelle prime fasi di gara: “Pensavo di attaccarlo, volevo provare a passarlo perché in staccata mi sentivo forte. Ma non gli sono arrivato abbastanza vicino. Finché non ho fatto fatica, ho fatto tutto quello che avevo e mi sono avvicinato. Poi quando ho iniziato a faticare ero un po’ meno preciso, più che altro”.

“Ho fatto forte il Tramonto, lui è andato un pelo lungo in un giro, ho preso il suo riferimento e sono riuscito a non andare lungo io. Lì gli ho guadagnato un po’. Poi con il riferimento visivo è un po’ più facile quindi l’ho ripreso un po’ e nel T3 ho fatto 31”3, ma non è servito perché ho fatto secondo lo stesso. Nel T1 facevo qualche piccolo errore in alcuni giri, e perdere un decimo vuol dire un sacco. Ho fatto qualche 32, in quei giri andava un po’ via, io poi facevo un po’ di elastico ma non è bastato. Guardavo quanto fossero lontani quelli dietro e cercavo di usare Jorge come aiuto per la concentrazione”, prosegue Bezzecchi parlando della Sprint.

Non bastava il dolore fisico a condizionare la Sprint del portacolori Mooney VR46, la sua gara ha avuto inoltre un coefficiente di difficoltà non indifferente. Dopo la partenza, è stato costretto a combattere contro l’abbassatore, che era rimasto bloccato: “In partenza, quando Jorge mi ha chiuso non ho potuto frenare forte e il mio dispositivo anteriore è rimasto abbassato. Ho fatto tutte le prime tre curve con l’anteriore che si muoveva perché quando è così le sospensioni non funzionano. Ho perso tempo, ma alla Curva 4 ho sbloccato il dispositivo e ho pensato ‘ora vado’. Ci ho provato, ero vicino, ma non ci sono riuscito”.

motogp | bezzecchi: “ho fatto le prime curve con l’abbassatore bloccato!”

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Bezzecchi però può recriminare nulla alla sua gara. Lui e Martin hanno fatto la differenza sugli avversari, con il romagnolo molto combattivo nonostante il dolore. La preoccupazione di ieri in vista delle gare indubbiamente c’era ed è andata proprio come pensava: “Come mi aspettavo. Più di così non so. Non prendo delle medicine troppo pesanti, ma penso che siano degli antidolorifici che bastano. Ma magari domani con la media la moto sarà meno fisica e questo mi aiuterà forse”.

Nonostante ciò, è riuscito a salire sul podio davanti al proprio pubblico. Correre in casa è sicuramente una bella sensazione e un boost di energia: “È bello, però bisogna cercare di fare in modo che sia una gara come tutte le altre. Ovviamente dopo la gara nel giro d’onore è bello vedere la propria tribuna con i fan che impazziscono. Ma il trucco è quello di cercare di rendere le gare tutte uguali”.

In occasione della gara di casa, inoltre, ha sfoggiato un nuovo casco celebrativo: “Il casco è un’idea che mi è venuta insieme ai ragazzi di Starline. Guido Meda mi ha dato questo nomignolo Simply the Bez ed è un modo in cui molti tifosi mi chiamano. Siccome sono appassionato di musica, abbiamo voluto ricreare una specie di copertina di un album, ma non volevo fare il classico casco retro che tutti fanno quando si fa il casco speciale. Io l’ho voluto fare nuovo, con Spotify. Ho messo l’home page di Spotify con la cover dell’album e una playlist di canzoni un po’ stupide e tutti i colori che mi ricordano il caldo e l’estate”.

Archiviato il sabato, è tempo di pensare alla domenica, che vedrà i piloti della MotoGP impegnati nella gara lunga. L’obiettivo è quello di far bene il più possibile, anche se non sarà un’impresa facile: “Mi piacerebbe tanto fare un podio, ma non sarà semplice. Martin è forte, ma anche Pecco penso si sia gestito. Domani sicuramente sarà più della partita, senza dimenticarci delle Aprilia, di Binder, di Pedrosa…lui è una bella bega. Qui a Misano mi ha sorpreso di più, perché a Jerez aveva fatto i solchi, qui un po’ meno. Ma sappiamo tutti che non si può dire nulla di Pedrosa…è uno dei fantastici quattro!”.

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