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MotoGP | Bagnaia: "Lunedì è stata dura, ma di giorno in giorno va meglio"

Questa mattina ha ottenuto il via libera dei medici per partecipare al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, quindi era inevitabile che oggi nel paddock di Misano gli occhi fossero puntati tutti su Pecco Bagnaia. Il pilota della Ducati, attuale leader della classifica iridata della MotoGP, domani mattina tornerà in sella alla sua Desmosedici GP a soli 5 giorni di distanza dal terribile incidente di Barcellona, nel quale la KTM di Brad Binder gli è passata sopra ad una gamba dopo che è stato vittima di un violento highside.

Il campione del mondo in carica non ha nascosto di essere stato molto fortunato ad essere uscito da una dinamica di questo tipo solo con delle forti contusioni, ma senza frattura. E ha voluto rendere omaggio all’Alpinestars, che gli fornisce l’abbigliamento, per essersela cavata in questo modo, spiegando che le sue condizioni stanno migliorando di giorno in giorno.

“Sono felice e fortunato ad essere qui, ma devo dire grazie al duro lavoro che ha fatto Alpinestars, che è sicuramente al top a livello mondiale per quanto riguarda le protezioni. Sono contento, perché questa è la mia gara di casa ed era importante esserci. Non è stato facile, lunedì non è stata una giornata facile, ma abbiamo lavorato molto duramente con la mia crew e sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo fatto un passo avanti enorme da domenica ad oggi. Nel corso del weekend continuerò a fare terapia e credo che la situazione migliorerà ogni giorno. Prima ho provato a salire sulla moto e mi sono sentito ok”, ha detto Bagnaia nella conferenza che ha aperto il fine settimana romagnolo.

Quando poi gli è stato domandato quali sono le parti del corpo che gli procurano più dolore: “Ho un po’ male al sedere e questo non aiuterà. Ma ho dolore anche dove mi ha colpito Brad, sul ginocchio destro. Ho un grande ematoma che va dal ginocchio fino al piede, quindi questo potrebbe darmi qualche problema a muovere la gamba”.

Poi è passato a descrivere quello che è successo domenica scorsa, anche se in realtà al momento non ha ancora una risposta definitiva sui motivi per cui la sua Ducati lo ha sbalzato via dalla sella dopo appena due curve della gara catalana.

“Già dal warm-up lap non avevo avuto il feeling migliore, il grip al posteriore era quasi zero. Ho rischiato di cadere tre volte nel giro di ricognizione, alla curva 3, alla curva 9 e alla 12, e non stavo neanche spingendo. Alla prima curva avevo perso un pochino il posteriore, poi appena ho piegato la moto ed ho iniziato a toccare il gas alla curva 2 l’ho perso completamente. Abbiamo controllato i dati, ma dal punto di vista elettronico, meccanico o della guida non c’era niente di anomalo. Stiamo aspettando che anche la Michelin completi la sua analisi. Ma è stata una caduta molto strana, quindi è importante capire perché sia accaduta e perché non avevamo grip al posteriore. Non trovare una risposta sarebbe complicato”.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Oltre agli aspetti tecnici, però, ha colpito anche il racconto di come ha vissuto quei momenti dalla sua visuale: “Dalla moto ho avuto la sensazione che la sbandata sia stata la più lunga di sempre, sembrava che non finisse mai. Mi sono ritrovato di traverso, con l’anteriore che ha iniziato a saltare, come quando siamo al Ranch, quindi mi aspettavo che stesse per capitare un grande highside. Poi quando ero in aria ho sentito che l’airbag si apriva, e l’impatto con il suo il suolo è stato molto duro ma, come dicevo, l’Alpinestars ha realizzato un’ottima protezione per il bacino, che sicuramente ha aiutato tanto. Poi quando sono stato per terra ho visto che c’era una KTM che stava arrivando sulla mia gamba, quindi avevo paura che ci fosse anche qualcun’altro che potesse colpirmi”.

“Sfortunatamente per Bastianini, ma fortunatamente per me, ha innescato un incidente che ha escluso cinque moto e questo ha aperto un po’ il gap tra il primo gruppo ed il secondo, quindi gli altri potevano vedermi più chiaramente. Credo che il lavoro migliore lo abbiano fatto Binder e Martin, che erano subito dietro di me e sono riusciti a controllare la situazione in maniera incredibile. Diciamo che sono stato molto fortunato, anche perché ho capito tutto quello che stava succedendo in ogni secondo”.

Anche l’asfalto in pessime condizioni, che offriva davvero poco grip, potrebbe essere tra i fattori che hanno inciso: “Io credo che non possiamo continuare a correre lì in queste condizioni, perché l’asfalto è un disastro. Alla curva 5 sembrava di essere sul ghiaccio, quindi credo che siamo davvero al limite dal punto di vista della sicurezza. E anche questo può essere un aspetto da mettere sulla lista dei fattori che potrebbero aver inciso”.

Tra le altre cose, non ha nascosto di essere convinto che senza l’incidente avrebbe potuto anche essere un terzo incomodo tra le due Aprilia di Aleix Espargaro e Maverick Vinales nella gara lunga di Barcellona.

“Ho guardato la gara come faccio sempre, perché questo sport è la mia passione. E’ stata una bella battaglia, con Aleix che ha fatto un grande sforzo per andare a riprendere Vinales. Penso che sarebbe stato molto interessante se ci fossi stato anche io, sarebbe stata una grande battaglia, perché non sarei stato nella stessa situazione di sabato (quando alla distanza aveva accusato il calo della gomma posteriore soft, ndr)”.

Infine, sulle sue aspettative per il fine settimana, viste anche le sue condizioni, ha concluso: “Dobbiamo vedere come andrà domani mattina, quando salirò in moto, ma è uno dei miei weekend preferiti. Mi alleno qui spesso, quindi è una pista che conosco perfettamente. Inoltre i tifosi ci possono dare una grande spinta”.

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