Questa mattina ha ottenuto il via libera dei medici per partecipare al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, quindi era inevitabile che oggi nel paddock di Misano gli occhi fossero puntati tutti su Pecco Bagnaia. Il pilota della Ducati, attuale leader della classifica iridata della MotoGP, domani mattina tornerà in sella alla sua Desmosedici GP a soli 5 giorni di distanza dal terribile incidente di Barcellona, nel quale la KTM di Brad Binder gli è passata sopra ad una gamba dopo che è stato vittima di un violento highside.
Il campione del mondo in carica non ha nascosto di essere stato molto fortunato ad essere uscito da una dinamica di questo tipo solo con delle forti contusioni, ma senza frattura. E ha voluto rendere omaggio all’Alpinestars, che gli fornisce l’abbigliamento, per essersela cavata in questo modo, spiegando che le sue condizioni stanno migliorando di giorno in giorno.
Quando poi gli è stato domandato quali sono le parti del corpo che gli procurano più dolore: “Ho un po’ male al sedere e questo non aiuterà. Ma ho dolore anche dove mi ha colpito Brad, sul ginocchio destro. Ho un grande ematoma che va dal ginocchio fino al piede, quindi questo potrebbe darmi qualche problema a muovere la gamba”.
Poi è passato a descrivere quello che è successo domenica scorsa, anche se in realtà al momento non ha ancora una risposta definitiva sui motivi per cui la sua Ducati lo ha sbalzato via dalla sella dopo appena due curve della gara catalana.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
“Sfortunatamente per Bastianini, ma fortunatamente per me, ha innescato un incidente che ha escluso cinque moto e questo ha aperto un po’ il gap tra il primo gruppo ed il secondo, quindi gli altri potevano vedermi più chiaramente. Credo che il lavoro migliore lo abbiano fatto Binder e Martin, che erano subito dietro di me e sono riusciti a controllare la situazione in maniera incredibile. Diciamo che sono stato molto fortunato, anche perché ho capito tutto quello che stava succedendo in ogni secondo”.
Anche l’asfalto in pessime condizioni, che offriva davvero poco grip, potrebbe essere tra i fattori che hanno inciso: “Io credo che non possiamo continuare a correre lì in queste condizioni, perché l’asfalto è un disastro. Alla curva 5 sembrava di essere sul ghiaccio, quindi credo che siamo davvero al limite dal punto di vista della sicurezza. E anche questo può essere un aspetto da mettere sulla lista dei fattori che potrebbero aver inciso”.
Tra le altre cose, non ha nascosto di essere convinto che senza l’incidente avrebbe potuto anche essere un terzo incomodo tra le due Aprilia di Aleix Espargaro e Maverick Vinales nella gara lunga di Barcellona.
“Ho guardato la gara come faccio sempre, perché questo sport è la mia passione. E’ stata una bella battaglia, con Aleix che ha fatto un grande sforzo per andare a riprendere Vinales. Penso che sarebbe stato molto interessante se ci fossi stato anche io, sarebbe stata una grande battaglia, perché non sarei stato nella stessa situazione di sabato (quando alla distanza aveva accusato il calo della gomma posteriore soft, ndr)”.
Infine, sulle sue aspettative per il fine settimana, viste anche le sue condizioni, ha concluso: “Dobbiamo vedere come andrà domani mattina, quando salirò in moto, ma è uno dei miei weekend preferiti. Mi alleno qui spesso, quindi è una pista che conosco perfettamente. Inoltre i tifosi ci possono dare una grande spinta”.
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