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MotoGP 2023. Le pagelle del GP di Catalogna: Aleix Espargaro, capitano, o mio capitano

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MotoGP 2023. Le pagelle del GP di Catalogna: Aleix Espargaro, capitano, o mio capitano

Aleix Espargaro: 10 e lode

Che storia meravigliosa, che bello vedere un pilota considerato, chissà perché, di poco valore, diventare un pilota fortissimo, uno di quelli capace di fare la differenza, rispettato da tutti. Che bello vedere un ragazzo diventare uomo, capace di regalare emozioni e sostanza anche fuori dalla pista. Personalmente, posso solo dirgli: grazie.

Maverick Vinales: 9

Un’occasione persa? Forse. Ma per me è più giusto sottolineare l’aspetto positivo, la crescita di questo pilota con una moto che è cucita addosso al suo compagno di squadra, alla sua capacità di essere sempre lì, di continuare a crederci. E che bello vederlo partire bene due volte su due. Rimango un suo grandissimo estimatore: sono convinto che se vince una gara, può fare qualcosa di grande. Come dite? “Se…”, “se…”, “se…”. E’ vero, è un po’ che si dice “se…”. Ma io ci credo.

Jorge Martin: 8

Un altro fine settimana di sostanza, ma non con la esplosività del passato. Una volte era irresistibile in qualifica e nel giro secco, adesso sembra diventato il suo limite. Perché?

Johann Zarco: 7

Il risultato complessivo non è male, anzi, è di buon livello, ma non si vede più di tanto. Un po’ insipido.

Miguel Oliveira: 7,5

A un cero punto, fa sognare i tifosi di Noale la tripletta Aprilia, poi cala un po’, ma la sua prestazione complessiva – considerando anche il terzo posto in qualifica – è davvero convincete. Ricordiamo che ha perso un sacco di gare per infortunio, adesso inizia a vedersi il suo valore.

Alex Marquez: 6

Una gara dignitosa (ma il distacco dalla prima Ducati è grande), una sprint difficile. Non ha ancora perfettamente in mano la Ducati, può fare di più. Comunque è lì.

Fabio Quartararo: 6

Disastroso nella sprint, discreto in gara: comprensibilmente, non ha più voglia di fare la differenza. Difficile.

Jack Miller: 4

Momento difficile, sembra anche mancare un po’ di concentrazione. Per la verità, nella sua carriera ha sempre avuto questi cali di rendimento. Incostante.

Augusto Fernandez: 6

La sua non è situazione facile, nonostante un contratto sa che potrebbe anche rimanere senza MotoGP nel 2024 (poco probabile, ma ancora possibile), ma la sua attitudine è sicuramente propositiva.

Fabio Di Giannantonio: 6

Sufficienza di incoraggiamento: fa meglio del solito, ma siamo ancora lontani.

Luca Marini: 4

Fine settimana molto difficile, un netto passo indietro rispetto all’Austria.

Marco Bezzecchi: 4

Va detto che viene sempre coinvolto negli incidenti al via per colpa altrui; in ogni caso, non è mai stato brillante. Gara da dimenticare.

Marc Marquez: 5

In qualifica, per un giro, dimostra di essere ancora in grado di fare la differenza. Per il resto si limita a fare quello che pre annuncia alla vigilia: “Guidare al 95%”. Forse anche meno.

Franco Morbidelli: 5

Un voto in più per aver battuto il compagno di squadra nella sprint. Tutto il resto è da dimenticare.

Joan Mir: 3

E’ totalmente sfiduciato, addirittura impaurito da questa moto. Situazione disastrosa.

Enea Bastianini: 4

Errore grave, che purtroppo ha pagato sulla sua pelle. Deve avere grande forza mentale per tornare il grandissimo pilota del 2022. In bocca al lupo.

Francesco Bagnaia: 9

In attesa di capire cosa è successo nella caduta – credo sia doveroso da parte di Ducati rendere noto qual è stato il problema, se tecnico, umano, delle gomme, o di cosa -, va giudicato per quello che ha fatto in qualifica (pole) e nella sprint (secondo con staccate da paura). Per il resto, ognuno ringrazi chi crede e chi vuole per come è andata a finire.

Brad Binder: 10 e lode

Un pilota fortissimo, un uomo di spessore: da applausi.

Aprilia RS-GP: 9,5

Mai si era vista l’Aprilia così tanto competitiva e superiore alle rivali: a Montmelò, nettamente la moto migliore. Complimenti a tutti.

Ducati DesmosediciGP: 8

Discorso opposto: mai si era vista nelle ultime stagioni la Ducati così in difficoltà (tutto è relativo, sia chiaro) nei confronti di un’avversaria. In ogni caso, da podio.

KTM RC16: 7

Un passo indietro, anche se comunque Binder ha fatto vedere di poter stare comunque nelle prime cinque posizioni.

Yamaha M1: 4

Un passo in avanti in gara. Poca roba.

Honda RC213V: 4

Come ha raccontato Lucio Cecchinello nella diretta di venerdì scorso, si continua a lavorare, si introducono novità. Ma i risultati non si vedono, ci vuole tempo.

In collaborazione con Moto.it

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