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MotoGP 2023. GP dell'India. Pecco Bagnaia e la caduta: "Ho chiesto scusa alla squadra"

MotoGP 2023. GP dell’India. Pecco Bagnaia e la caduta: “Ho chiesto scusa alla squadra”

Lo scorso anno abbiamo scritto un pezzo su questa domanda di un lettore: un pilota caduto tante volte in gara come Pecco Bagnaia ha mai vinto il titolo? Se non volete leggere la risposta completa, che trovate qui, ve la riassumiamo: no, nessuno aveva mai vinto il mondiale con una percentuale di cadute come quella di Pecco Bagnaia lo scorso anno.

Pecco nel 2022 ce l’ha fatta.

L’articolo citato era stato scritto dopo 16 GP in cui Bagnaia era caduto 5 volte, il 31,25% di cadute.

Quest’anno, tralasciando le Sprint, è caduto 5 volte (Argentina, Texas, Francia, Catalogna e India) in 13 GP: il 38,46%. Considerando anche la Sprint invece su 26 gare è caduto sempre 5 volte (19%): ha concluso tutte le gare del sabato.

Nonostante le molte cadute Bagnaia mantiene la leadership del campionato perché comunque è sempre competitivo e, considerando Sprint e gare, su 22 volte che è arrivato al traguardo ben 19 è finito sul podio (Martin 14, Bezzecchi 12).

Detto questo anche Bagnaia sa che gli zeri sono pesantissimi. Queste le parole del numero uno Ducati a fine gara, rilasciate a Sky sport MotoGP.

Sulla caduta: “Ho voluto chiedere scusa alla squadra perché ho fatto un errore che è inevitabile quando siamo al limite, non abbiamo trovato la quadra, eravamo in difficoltà. La moto mi dava problemi in frenata, è bastata una piccola sbavatura… ho voluto frenare forte. Nel momento in cui mi si sono rialleneate le ruote l’ho persa”.

Sulla vittoria dell’amico-rivale: “Oggi Bez era impredibile ma noi avremmo potuto finir secondi. La caduta di oggi… faccio un paragone: Misano 2021 quando ero obbligato a vincere e ci voleva la dura, bastò una staccata morbida alla quercia per poi cadere alla 1, comunque oggi è stata assolutamente colpa mia”.

Ancora: “Sono due weekend che perdiamo punti, dovevamo finire davanti. Per cercare di lottare ho optato per questa gomma che comunque mi è piaciuta. La gomma era tanto calda, doveva stare più bassa, era più alta di 20 gradi. Era comunque una gomma per altissime temperature. Comunque non si molla mai e torniamo dove dobbiamo stare”.

In collaborazione con Moto.it

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