Motori

Mercato europeo – “Prezzi troppo alti”, a maggio le elettriche perdono l’11%

mercato europeo – “prezzi troppo alti”, a maggio le elettriche perdono l’11%

Mercato europeo – “Prezzi troppo alti”, a maggio le elettriche perdono l’11%

A maggio, le immatricolazioni di auto sul mercato europeo sono state 1.087.699 unità, per un calo del 2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Lo riporta Jato Dynamics, per cui la flessione è da attribuire anche alla flessione di elettriche e ibride plug-in: le Bev perdono l’11% (151.237 unità) e le Phev il 7% (99.293). Tra le ragioni ben note, ci sono il taglio degli incentivi in alcuni Paesi e la ritrosia dei consumatori, ma Jato pone di nuovo l’accento anche sui “prezzi elevati: elettriche e ibride plug-in sono ancora inaccessibili alle masse”.

Salgono le cinesi. Nonostante il trend sfavorevole, Jato sottolinea le buone performance di alcuni modelli a batteria. Per esempio, la BMW, grazie a iX1, i5 e iX2, ha visto i suoi volumi di elettriche superare di 1,6 volte il consuntivo totale di Audi e Mercedes, mentre la Volvo ha conquistato il terzo posto della top ten mensile e annuale grazie alla EX30. Proprio quest’ultima è tra i modelli che hanno spinto la crescita delle elettiche di produzione cinese dal 13,2% al 18,5%: il mese scorso ne sono stati immatricolati quasi 28 mila esemplari, il 25% in più in un anno, mentre le Bev assemblate fuori dalla Cina hanno registrato una flessione del 15%. Sempre a maggio, due Bev “made in China” hanno conquistato due dei primi cinque posti nella classifica delle immatricolazioni: si tratta della Tesla Model 3 e, per l’appunto, della Suv svedese. Jato fa presente come la crescita di maggio sia legata, probabilmente, anche all’intenzione dei costruttori di anticipare la decisione della Commissione europea sui dazi.

Il caso MG. Detto questo, c’è un altro aspetto evidenziato nell’analisi e legato sempre all’origine cinese delle Bev. Volvo, BYD e Smart hanno riscontrato le crescite “più significative” nelle immatricolazioni di elettriche, mentre altri hanno perso terreno. Si tratta di Dacia, Polestar e soprattutto di MG. Il marchio inglese di proprietà della Saic è l’esempio perfetto di come sarà possibile per i cinesi ovviare alle nuove tariffe doganali: le immatricolazioni di vetture endotermiche MG, infatti, sono cresciute del 47% a maggio e del 61% dall’inizio dell’anno. “MG – spiega Jato – sta rivolgendo la sua attenzione alle auto non elettriche per mantenere terreno in Europa. Questa è probabilmente una risposta all’indagine della Commissione Europea e ai dazi in arrivo. Per esempio, nel periodo gennaio-maggio 2023, le elettriche e le termiche MG erano più o meno alla pari. Ora, i volumi delle endotermiche sono quasi il doppio di quelli delle Bev”.

TOP STORIES

Top List in the World