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Majorette – Porsche 917K: la leggenda (psichedelica) dellendurance

majorette – porsche 917k: la leggenda (psichedelica) dellendurance

Majorette – Porsche 917K: la leggenda (psichedelica) dellendurance

12 cilindri raffreddati ad aria capaci di macinare centinaia di chilometri. La Porsche 917 K è la leggenda delle competizioni endurance che ha segnato l’inizio dei successi a Le Mans da parte della Casa di Zuffenhausen. Al debutto, nel 1970, conquistò infatti la vittoria assoluta, la prima di 19, grazie a un’aereodinamica sofisticata e a una grande raffinatezza meccanica: una vera opera d’arte su ruote. Ne sono un esempio le bielle di titanio, la frizione Fichtel & Sachs e il telaio con struttura d’alluminio multi-tubolare a cui si aggiungeva la caratteristica ventola verticale, che raffreddava i bollori del propulsore da 520 cavalli. A completare la ricercatezza ingegneristica c’è l’aerodinamica: negli anni si è infatti sviluppata la linea della vettura, per migliorane guidabilità e stabilità. La carrozzeria di vetroresina, rinforzata con materiali sintetici, ha visto diverse configurazioni, dalla K (kurzheck, in italiano coda corta) alla LH, langheck, coda lunga. La prima ha una parte posteriore tronca, con sospensioni e propulsore a vista, che oltre a favorire il raffreddamento di quest’ultimo migliorava la stabilità in curva e il carico a terra nelle piste più tortuose. Questa soluzione però creava turbolenze e influenzava la penetrazione aereodinamica: due inconvenienti a cui si porse rimedio con la variante allungata. La vettura, grazie alla carrozzeria con la coda lunga, è affusolata e prevede gomme posteriori semicarenate e alettone monoplano, elementi che danno un assetto aerodinamico utile a migliorare la stabilità alle alte velocità. Basti pensare che in questa variante toccò sul rettilineo di Mulsanne a Le Mans la velocità record di 387 km/h.

Livrea psichedelica per la leggenda di Le Mans. I media dell’epoca la chiamarono con il soprannome di auto hippie o Porsche psichedelica: stiamo parlando della 917K con cui Gijs Van Lennep e Gerard Larrousse parteciparono alla 6 ore di Watkins Glen nel 1970. Una livrea speciale (una delle più desiderate dai collezionisti) che la Majorette ha scelto per vestire la replica della leggenda di Zuffenhausen. Dunque, già dall’impatto estetico, si nota la cura della serie Porsche Edition, ossia la linea di giocattoli dedicati al marchio tedesco. Infatti, oltre alla livrea ufficiale troviamo una grande attenzione ai dettagli, come la presenza della nota ventola di raffreddamento del motore, degli scarichi e di parte della struttura d’alluminio multi-tubolare a vista, proprio come il modello degli anni 70. Tra le parti mobili, c’è solo la possibilità di apertura del lungo cofano, che cela al suo interno il 12 cilindri boxer completo delle caratteristiche trombette d’aspirazione, mentre le portiere sono fisse. Passando alle dimensioni, la 917K di Majorette è lunga 74,08 mm, larga 34,28 mm e alta 17,71 mm con un peso di 37 grammi. Nonostante la sua provenienza dal mondo del motorsport, il modellino non ha ben performato sulla pista prova (il suo crono gli consegna la penultima posizione): le frequenti sbandate sulle curve a raggio stretto hanno infatti rubato tempo prezioso ai fini dell’hotlap. Ma la sfida prosegue anche nel mondo digitale: sul profilo Instagram di Quattroruote, la leggendaria Porsche del passato può essere votata nelle stories come veicolo preferito Majorette.

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