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GT4WS | Elite e Forsetti sugli scudi a Valencia con McLaren e AMR

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Azione in pista

Ma la coppia di Vantage è passata in secondo piano nella gara Endurance della domenica per mano della McLaren Artura di Elite Motorsport. La battaglia tra i due team britannici ha coronato un fine settimana di gare molto combattute sullo stretto tracciato spagnolo di 4,005 km.

GARA 1

Mikey Porter e Joel Mesch hanno dato vita a un’avvincente battaglia davanti a un folto pubblico in un caldo sabato pomeriggio. L’Aston Martin di Forsetti e la Mercedes AMG di Schnitzelalm Racing sono rimaste attaccate per tutti i 30′ di gara, mai a più di un secondo di distanza. Porter ce l’ha messa tutta regalando a Forsetti la quinta vittoria della stagione 2024 con un vantaggio di 0″489 secondi.

“È sempre bello conquistare una vittoria, la prima a livello individuale per la squadra – ha dichiarato entusiasta – Non è facile avere qualcuno alle calcagna per tutta la mezz’ora. Complimenti a lui, mi ha tenuto testa e mi ha messo una pressione immensa. Ho guardato negli specchietti per tutto il tempo”.

“Se avessi fatto qualche giro in più, forse sarei stato più vicino, ma lui era velocissimo”, ha aggiunto  Mesch con un grande sorriso – Non potevo fare di più in quella mezz’ora. La distanza tra noi è stata sempre la stessa. Tanto di cappello”.

Mesch ha staccato Tom Lebbon nel corso del primo giro, ma il pilota della McLaren di Elite Motorsport si è accontentato di un podio davanti alla seconda Aston-Forsetti guidata da Matt George.

Dietro il quartetto di testa, si è svolta un’altra epica lotta per i successi della classe Pro/Am, con il veterano britannico Nigel Greensall che ha conquistato la vittoria e il quinto posto assoluto al suo debutto nella serie. La Toyota Supra di Greensall ha perso nelle fasi iniziali contro la BMW M4 di Markus Eichele, ma ha poi lottato per passare e difendersi dalla M4 di Linus Hahne e dalla Mercedes di Charles Dawson.

Una serie di avvisi sui track limits e di penalità ha creato ulteriore incertezza, ma Greensall – in un’unica apparizione con il Barton Racing Team – ha sfruttato tutta la sua vasta esperienza per portare a casa la Supra, precedendo di poco Hahne.

“È stato fantastico! Continuavo a essere attaccato dalle BMW, due delle quali mi hanno colpito alla partenza e alla prima curva. La situazione si è un po’ calmata, ma poi ho fatto un errore a metà gara che mi ha rallentato per un paio di curve”, dice.

“Uno di loro mi è venuto addosso, credo che abbia perso il pedale del freno. Poi, però, si è trattato di guidare al massimo, con giri di qualifica a non finire. Ho tenuto d’occhio i limiti della pista, ho portato a tre il massimo consentito e ho pensato che andava bene così. È la prima vittoria per la Supra della Barton Racing”.

GARA 2

Jamie Day ha regalato un’ulteriore vittoria a Forsetti domenica mattina, ma solo dopo un altro emozionante duello con la Mercedes di Schnitzelalm, questa volta guidata da Marcel Marchewicz. Day ha sfruttato la Pole tenendo il primato, poi si è allontanato brevemente solo per permettere a Marchewicz di tornare su di lui in un serrato inseguimento che è durato per tutti i 30′ di gara.

All’ultimo giro Marchewicz ha dato il massimo per trovare una via per superare Day, con la Mercedes verde che si è affiancata alla Aston in più di un’occasione. Day ha spinto il suo rivale fuori dal circuito, poi ha commesso un piccolo errore all’ultima curva, ma ha resistito per aggiudicarsi la vittoria con un vantaggio di 0″154.

“È stata dura, i ragazzi di Schnitzelalm mi hanno messo sotto pressione fino alla fine – ha detto Day – Abbiamo dovuto lottare duramente, lui spingeva all’interno e all’esterno. Ma sono rimasto composto e sapevo dove posizionare l’auto nel momento perfetto e ne siamo usciti vincitori. Ho commesso un piccolo errore all’ultima curva, quindi è stata una gara combattuta fino al traguardo. Il finale di stagione e si sta avvicinando sempre di più. Abbiamo due round dopo questo, quindi ci saranno altre battaglie”.

Al via, il vincitore di Gara 1 Porter – che questa volta correva con la seconda Aston Forsetti #7 – è stato mandato in testacoda dalla McLaren-Elite di Zac Meakin, che è rimasto impunito per l’incidente. L’Artura ha completato il podio come in Gara 1, mentre un frustrato Porter si è ripreso per risalire fino al quinto posto assoluto alla bandiera a scacchi.

Il titolo Pro/Am è stato conquistato questa volta da Philip Wiskirchen con la BMW M4 di ME Motorsport, ma solo dopo una divertente lotta con la Mercedes-CV Performance di Emil Gjerdrum. Entrambi sono stati penalizzati di cinque secondi per aver violato i limiti del tracciato, come accade spesso a Valencia.

Wiskirchen è rimasto quarto in classifica generale nonostante l’aggiunta di cinque secondi al suo tempo di gara, ma Gjerdrum ha preso 10″ ed è sceso di tre posizioni alla bandiera a scacchi, dietro a Porter e alla coppia di Porsche-SR Motorsport condotte da Enrico Forderer e Tim Neuser.

Nil Montserrat si è aggiudicato la Classe AM con la Mercedes-NM Racing, dopo una gara eccezionale contro la BMW di Onder Erdem e la Mercedes di Tim Peeters.

GARA 3

La Elite-McLaren ha compensato le sconfitte nelle gare Sprint con la vittoria in quella Endurance di domenica pomeriggio. La chiave è stata una gran partenza di Lebbon, che ha affrontato il ruota a ruota con Porter sulla Aston-Forsetti #19 fin dal via; finito largo alla curva 1, è tornato in pista in testa alla curva 2.

Porter ha seguito Lebbon per tutto il primo stint prima di passare il testimone a Day, mentre Lebbon ha passato l’Artura a Meakin, che ha mantenuto la testa della corsa vincendo con un vantaggio di 2″592.

“Sapevo che avremmo faticato in partenza, come abbiamo fatto per tutto il fine settimana – ha detto Lebbon – Ma sono riuscito a fare una buona partenza e ho pensato: ‘Ho solo una possibilità, sfruttala al massimo’. Sapevo che il ritmo c’era, quindi ho creato un distacco e l’ho mantenuto, poi Zac ha tenuto duro alla fine. Questo compensa le gare Sprint, vincendo quello che per noi è l’evento principale”.

Lebbon ha anche rivelato di aver temuto di vomitare durante il suo stint: “Non abbiamo l’aria condizionata sulla McLaren, il che rende tutto molto difficile, ma ho continuato a spingere”. Meakin gli è stato grato di aver ereditato un abitacolo pulito.

Dietro i primi due, Matt George è partito con la Aston-Forsetti #7 e nei primi giri ha affiancato un frustrato Mesch sulla Mercedes di Schnitzelalm. Mesch ha colpito il retro della Aston “una o dieci volte”, secondo George e il contatto sembrava portare al peggio. Poco prima dell’apertura della finestra del pit-stop, la Mercedes verde è andata improvvisamente dritta in frenata e ha perso potenza per un sospetto guasto alla cinghia dell’alternatore.

Porter è sceso dalla #19 e ha preso il posto di George sulla #7 in seguito a un intervento ai box di Forsetti, riuscendo così a concludere sia secondo che terzo dopo un eroico sforzo in due tempi. Ma durante la sosta George ha preso due penalità per violazione dei track-limits che hanno messo la Vantage giù dal podio.

La BMW M4 di ME Motorsport di Eichele e Wiskirchen ha quindi ottenuto un terzo posto assoluto e la vittoria in Pro/Am.

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