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GT4WS | A Barcellona brillano le stelline di McLaren e Aston

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Azione di gara

Il pilota della Elite con la sua McLaren Artura ha effettuato la mossa decisiva e controversa all’ultima curva per strappare la vittoria nell’ultimo round disputato in Catalogna.

Day e il suo compagno di squadra Mikey Porter avevano già conquistato i titoli piloti e team per la Forsetti Motorsport in Gara 1 Sprint, disputata sabato pomeriggio sotto la pioggia.

Ma è stata l’incredibile battaglia tra la Aston Martin nero-verde e la McLaren gialla nella gara endurance di un’ora a lasciare un ricordo indelebile.

GARA 1

Zac Meakin ha superato le condizioni meteo avverse di sabato pomeriggio per consegnare a Elite la prima vittoria stagionale in una gara sprint, mentre Porter ha raccolto i punti necessari per confermare la coppia Forsetti come Campione 2024.

Le GT4 erano riuscite a completare una sessione di prove libere nella prima mattinata di sabato, prima che la pioggia insistente impedisse alle altre categorie di scendere in pista con continuità.

Nel pomeriggio, la griglia di partenza è stata formata sulla base dei tempi delle Libere per quella che si è rivelata essere l’unica gara della giornata a svolgersi sulla distanza completa, con la McLaren Artura di Elite che partiva dalla pole position.

A causa della pioggia, lo schieramento ha dovuto attendere fino al sesto giro prima di poter partire e quando la Safety Car è rientrata ai box, è stata immediatamente richiamata all’opera. Meakin era stato davanti a Max Kronberg (W&S Motorsport, leader PRO/AM) e Ivan Ekelchik (Wimmer Werk Motorsport) per tutto il primo giro di gara, quando Marcel Marchewicz si è buttato all’interno della Porsche di Daniel Drexel, che è andata larga alla curva 5.

Quando Drexel ha alzato il piede in uscita, ha perso il controllo della Cayman che ha sbattuto con il muso contro il muro all’esterno, riportando gravi danni.

Una volta rimossa l’auto, c’era tempo solo per tre giri completi di gara. Ancora una volta Meakin ha effettuato una ripartenza ottima e si è assicurato la vittoria davanti all’ottimo vincitore di PRO-AM, Kronberg.

Ekelchik è andato largo alla curva 7 nel primo giro dopo la ripartenza e ha perso un paio di posizioni, consentendo a Marchewicz di conquistare l’ultimo gradino del podio. Porter ha rimontato fino al quarto dalla sesta posizione in griglia per aggiudicarsi il titolo.

“Mi aspettavo che la safety car entrasse in funzione al secondo giro, quindi ho preparato tutto”, ha detto Meakin.

“Con mia grande sorpresa è rimasta in pista. Una volta cominciata la gara sono riuscito a ripartire, poi purtroppo si è verificato l’incidente e un’altra safety car. Ma sono riuscito a replicare la ripartenza, ad andare via ed è stato comodo. Le condizioni erano scivolose, ma non troppo. Si poteva correre. Mi piacerebbe che domani piovesse di più, ma non credo che sarà così, purtroppo”.

Porter ha detto di non aver sentito troppa pressione e di aver fatto ciò che doveva fare per assicurarsi il titolo: “Dovevo solo assicurarmi di non commettere errori e di non sbagliare. La maggior parte della gara si è svolta dietro la safety car, quindi mi sono limitato a rimanere in pista e ad assicurarmi di finire la gara”.

Enrico Förderer di SR Motorsport si è classificato settimo assoluto e primo in Classe Cayman Trophy, mentre Max Huber (Mercedes-NM Racing) ha vinto la battaglia contro il suo compagno di squadra Alberto De Martin per il primtato AM chiudendo in ottava posizione assoluta.

GARA 2

Lebbon ha mandato in fumo le speranze di Elite di ottenere una doppietta nella gara sprint in una soleggiata domenica mattina. Nonostante le condizioni molto migliorate, la pista è rimasta umida al momento della partenza e ciò ha messo in difficoltà l’inglese, che ha sbandato subito alla curva 1 partendo dalla pole.

Questo ha innescato una fantastica rimonta da parte del pilota della McLaren.

L’errore di Lebbon ha lasciato il comando a Josef Knopp sulla Porsche Cayman di W&S Motorsport. Nel frattempo, l’altro pilota della Cayman, Raphael Rennhofer, è stato mandato in testacoda da Day, che era partito solo quinto in griglia.

Knopp si è trovato subito sotto pressione da parte di Joel Mesch sulla Mercedes di Schnitzelalm, che al sesto giro ha fatto una bella mossa all’esterno della curva 5 per prendere il comando.

Day si è presto portato in seconda piazza, passando la Cayman alla curva 9 nel giro successivo. Ma il contatto con Rennhofer ha provocato al pilota dell’Aston Martin una penalità per drive-through. Day è riuscito a passare Mesch per la testa della corsa prima di essere punito all’11° giro.

Nel frattempo, Lebbon è partito alla carica, sceso al 10° posto al primo giro. Una volta che Day si è fermato ai box, è risalito al secondo posto e avvicinato rapidamente a Mesch. Quando i 30 minuti di gara sono entrati nella fase finale, Mercedes e McLaren erano appaiate, ma Lebbon ha esaurito il tempo e le opportunità per conquistare quella che sarebbe stata una clamorosa vittoria in rimonta.

“Ero decisamente nervoso negli ultimi giri – ha detto Mesch – Avevo detto che la McLaren avrebbe avuto un ritmo pazzesco e così è stato. Era molto vicino, un giro in più non ce l’avrei fatta. Ma eccomi qui, la vittoria!”

“Cosa posso volere di più? La prima zona di frenata era davvero scivolosa, ed è stato allora che la McLaren è andata fuori strada e anche la Porsche dietro di me. C’era un gran casino. Sono rimasto un po’ sorpreso quando ho visto la McLaren tornare su di me”.

Lebbon ha rimpianto il suo errore alla prima curva: “Ma ho recuperato fino al 2° posto e quasi vinto. Alla fine è andata bene. Avevamo sicuramente un vantaggio sul passo, avendolo raggiunto. Avremmo potuto prendere il primato alla fine, ma erano finiti i giri”.

Knopp ha perso il podio quando Emil Gjerdrum (Mercedes-CV Performance) l’ha fatto finire in testacoda alla curva 1. A quest’ultimo è stato comminato un drive-through, che non ha scontato e che si è tradotto in una penalità di tempo che lo ha fatto scendere dal terzo posto in classifica al nono.

Max Huber di NM Racing ha quindi ereditato il podio assoluto e la vittoria di classe AM su Day, quarto, che ha recuperato dopo la penalità e superato Alex Papadopulous (NM) nelle fasi finali.

Knopp è risalito fino al quinto posto per aggiudicarsi la vittoria della classe Pro-Am, mentre Rennhofer si è rifatto dopo l’errore alla prima curva terminando 6°.

GARA 3

Lebbon e Day hanno dato vita al duello della stagione dando il meglio proprio nel gran finale.

Porter ha condotto la gara endurance un’ora fin dall’inizio, mentre Meakin è sceso dalla pole position al quarto posto al via, prima di recuperare rapidamente una posizione sulla Porsche Cayman di Rennhofer alla curva 7.

La gara si è svolta secondo uno schema familiare, con l’Aston Martin nera di Porter che ha condotto le operazioni seguita dalla Merdedes di Marchewicz e dalla McLaren di Meakin in un trenino. Al nono giro, Meakin ha staccato Marchewicz alla curva 4 e si è messo alla caccia di Porter, che ha dato il via ai pit-stop cinque giri dopo, passando la vettura di Forsetti a Day.

Meakin ha percorso due giri in più prima di passare il testimone a Lebbon, che si è piazzato davanti a Day, il quale però era già a gomme calde e si è ripreso il comando alla curva 5. E qui è cominciato il vero duello.

Giro dopo giro, le due vetture si sono affrontate in un testa a testa, con la McLaren che si avvicinava all’Aston e Lebbon che cercava un vantaggio. Non è riuscito a trovarlo, ma ci è andato vicino in diverse occasioni.

Nel corso del 20° giro, i due hanno affrontato le curve due e tre fianco a fianco, con Day che in qualche modo è passato all’interno della curva 4 per mantenere il vantaggio. I due hanno evitato il contatto, dando vita a uno spettacolo di guida veloce, abile e in definitiva corretta.

Poi si sono trovati a doppiare la Porsche Cayman GT4 CS di Dennis Bohn, che ha ostacolato Day dalla curva 10 alla 13. Lebbon ha avuto la sua occasione e ha portato l’attacco all’interno della penultima curva, ma con tutte e quattro le ruote fuori dal circuito per rientrare davanti a Day. Saggiamente, ha presto restituito il comando per evitare una penalità.

La battaglia è proseguita, con Lebbon che ha preparato il suo ultimo tentativo, ripetuto alla curva 13 all’ultimo giro. La McLaren ha preso velocità attraverso la curva, con tutte e quattro le ruote che hanno nuovamente infranto i limiti della pista all’interno. Ma poi, a quanto pare, anche Day si è difeso, e forse è per questo che il risultato finale è rimasto inalterato.

Lebbon ha avuto l’uscita migliore e si è tuffato all’interno dell’ultima curva, uscendo in testa e conquistando una vittoria da ricordare.

“Avevo perso un po’ le speranze, perché lui aveva preso un po’ di distacco mentre le gomme finivano – ha detto Lebbon – Ho pensato che avevo un’opportunità, tanto valeva sfruttarla, e ha funzionato. Alla fine è stato bello vincere. L’ho superato una volta ma ho dovuto restituirgli la posizione perché era stata una mossa discutibile, ma è bello tagliare il traguardo per primo”.

“Tremavo come un cane bagnato – ha detto un sorridente Meakin, che aveva osservato nervosamente la gara dalla pitlane – Alla fine pensavo che avessero vinto, mi sono girato e all’improvviso ho sentito delle grida. Poi Tom è passato per primo”.

Dietro ai due, Ekelchik/Rennhofer hanno battuto Marchewicz/Mesch nella lotta per l’ultimo posto sul podio, ma il duo di Schnitzelalm ha battuto i rivali della Elite conquistando il secondo posto in campionato.

Kronberg e Knopp si sono assicurati la vittoria nella classe Pro-Am, mentre Charles Dawson e Gjerdrum sono emersi al termine di un divertente duello durato tutta la gara con i compagni di squadra di CV Performance, Michael Makes/Alex Connor.

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