Giornata del gatto – Da Felix al “testimonial” Corvette, il migliore amico dell’automobilista
Qualità feline. Da icona a benchmark il passo è breve. Negli anni ’50, infatti, Corvette, per decantare la comodità dei sedili della spider più sexy d’America, ci piazza su un bel micio, con tanto di slogan: “Un divanetto da cui non vorrai più scendere”. Altro marchio del gruppo GM, Pontiac, si concentra invece sulle doti dinamiche del divin felino, equiparandole a quelle della nuova Catalina. Che guarda caso è scattante, bilanciata, con una durata garantita di 9 vite Insomma, una scelta perfetta, anzi, “purr-fect” (come recita la pubblicità). Da questa parte dell’oceano, invece, sono i francesi a metterlo nel sacco, puntandoci sopra i riflettori, anzi i fanali. Già, perché è proprio su quegli occhi brillanti, metafora perfetta dei fari potenti, che Marchal investe per costruire la propria identità pubblicitaria. Ma il gatto può essere anche una bestia nera. Specie quando ti attraversa davanti. Ecco perché a Villa Inferno, in quella Romagna che sa ancora di Fellini, sul ciglio della strada al posto degli autovelox avevano piazzato una silhouette felina di legno. Nero. Contro la scaramanzia non si può far ricorso
Dove osano i mici. La verità è che il gatto è abituato a volare ben più in alto. E questo già da prima che i selfisti da salotto gli facessero scalare le vette delle classifiche dei video più visti di TikTok. il 1939 quando il 51esimo stormo della Regia Aeronautica, creato per difendere l’Urbe, comincia a sfoggiare sulle carlinghe dei propri aerei il famoso gatto nero che si avventa su tre ratti. La scelta del loro colore, poi, non è casuale e il messaggio è chiarissimo: ti faremo vedere i sorci verdi. Negli Stati Uniti intanto, la Grumman, uno dei costruttori di aeroplani militari più famosi della storia, ha battezzato addirittura un’intera serie di velivoli coi nomi di felini. Da quelli più selvatici come i Wildcat della Seconda Guerra Mondiale all’ultimo Tomcat, l’F-14 dei Top Gun. Che poi è quello della toppa più bella della giacca Avirex che Tom Cruise sfoggia nel film del 1986.