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Ferrari Roma Spider, la prova in Sardegna della Rossa “scoperta”

L’eleganza del tetto in tela e la potenza inesauribile dei 620 CV: ecco come la Ferrari Roma Spider ci ha impressionato

ferrari roma spider, la prova in sardegna della rossa “scoperta”

La prima Rossa dopo oltre 50 anni a ricevere la capote in tela: è la Ferrari Roma Spider. Disegnata dal Centro Stile di Flavio Manzoni, l’elegante “scoperta” di Maranello ha sostituito in un colpo solo California e Portofino M, immaginando – come amano dire in Ferrari – un ritorno della “Dolce Vita” degli anni ’50 e ’60.

Sotto le linee senza tempo della Roma Spider, però, si nasconde una granturismo purissima, capace di emozionare sin dal primo sguardo e sin dai primi chilometri di guida, come dimostra la prova in Sardegna dei nostri colleghi di Motor1.com USA.

Con la capote cambia tutto

Come detto, la protagonista assoluta della Roma Spider è la capote in tela, composta da cinque strati di tessuto denim di qualità sartoriale e ordinabile in sette colori differenti. Si può ripiegare in 13,5 secondi a una velocità massima di 60 km/h e la sua presenza ha obbligato i tecnici a rivedere l’intera impostazione aerodinamica della vettura.

Ferrari Roma Spider

Per esempio, lo spoiler ha ricevuto una nuova taratura ed è in grado di autoregolarsi in tre posizioni a seconda della velocità per assicurare un carico aerodinamico adeguato a seconda delle situazioni.

Ferrari Roma Spider, il meccanismo di apertura della capote in tela

L’abitacolo viene definito “2+” e non “2+2” perché nei sedili posteriori non c’è sufficiente spazio per due adulti. Dai due posti emerge un deflettore a controllo elettronico che riduce le turbolenze del 30% fino a 170 km/h. Una volta in posizione, consente di sfruttare una botola di collegamento tra l’abitacolo e il bagagliaio per trasportare oggetti lunghi.

Queste aggiunte hanno avuto un impatto relativamente contenuto sul peso della vettura, che è cresciuto di 84 kg rispetto alla Roma coupé.

620 CV sempre a disposizione

L’avvio del motore tramite il pulsante “Start” posizionato sul volante dà vita al V8, mentre gli altri controlli sullo sterzo sono ereditati dalla Purosangue. Addio, quindi, ai tasti a sfioramento, non sempre intuitivi. Confermato il classico Manettino, che permette di regolare varie impostazioni, tra cui il controllo di trazione e la risposta degli ammortizzatori.

Ferrari Roma Spider, gli interni

Inoltre, lo schermo dell’infotainment ha una funzione ad alto contrasto che lo rende leggibile anche quando il sole lo illumina direttamente. Una piccola finezza che nella quotidianità fa una grande differenza.

In modalità automatica, il cambio a 8 rapporti si dimostra insospettabilmente attento a contenere la furia del 3.9 V8 biturbo da 620 CV senza mai arrivare al limitatore posto a 7.500 giri. Ciò avviene per dare un’erogazione mai brutale e per contenere i consumi (dichiarati nell’ordine degli 8 km/l, un valore notevole considerando la potenza in gioco).

Ferrari Roma Spider, la prova di Motor1.com USA

Se si passa alla guida manuale coi paddle, la Ferrari cambia attitudine, divorando la strada e mettendo a disposizione tutta la sua potenza, mentre il “fischio” dei turbo è ben avvertibile nei passaggi di marcia.

Il telaio dimostra prontezza nell’inserimento in curva, anche se l’assetto resta piuttosto bilanciato, nonostante l’assenza del tetto abbia portato a una perdita del 30% in termini di rigidità torsionale. La Roma Spider non è una sportiva per la pista e sembra privilegiare in ogni momento la qualità di guida al posto della velocità pura. Insomma, una vettura tanto elegante nel design quanto nel portamento su strada.

 

Ferrari Roma Spider

  • Motore: 3.9 V8 biturbo
  • Potenza: 620 CV/760 Nm
  • Trasmissione: Automatico a doppia frizione a 8 rapporti
  • Trazione: Trazione posteriore
  • Accelerazione 0-100 km/h: 3,4 secondi
  • Velocità Massima: 320 km/h
  • Peso: 1.555 kg
  • Posti a sedere: 2 posti
  • Prezzo base: 250.000 euro

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