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Ferrari Roma Spider, ecco com'è vista dal vivo

Il tetto in tela porta con sé diversi vantaggi. Sotto il cofano continua a battere il V8 biturbo 3.9 litri da 620 CV

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Una Ferrari spider con il tetto in tela non si vedeva da ben 54 anni. “A volte ritornano” e così è stato sulla nuovissima Roma Spider, versione decappottabile della Roma che, in questa configurazione, alza ancora di più l’asticella in termini di eleganza.

Sotto il cofano batte sempre il V8 biturbo da 620 CV da godere a pieno a capote abbassata, magari sfruttando il nuovissimo deflettore che, per la prima volta, è stato integrato nello schienale dei sedili posteriori. Per darle un’occhiata in anteprima sono stato a Maranello: mettetevi comodi e cliccate sul video qui sopra per vedere da vicino ogni dettaglio della nuova Roma Spider.

Eleganza e stile

Eleganza e stile, due macro concetti che ammirando la nuova Roma Spider non possono non balzare in mente. Le linee filanti della Roma sono state affinate dal Centro Stile di Flavio Manzoni senza alterare le proporzioni complessive, unendo tratti contemporanei agli stilemi della tradizione del Cavallino, primi tra tutti il cofano lungo e il posteriore raccolto in cui, su questa nuova sportiva, si adagia il soft top quando si vuole godere della giornata di sole.

Ferrari Roma Spider, gli esterni

La capote in tela si può ripiegare in 13,5 secondi a una velocità massima di 60 km/h e si può ordinare in quattro colori diversi combinabili con 7 colori di cuciture differenti. Ovviamente tutto questo senza considerare le infinite possibilità offerte dal reparto tailor made di Maranello. La presenza del tetto rimovibile poi ha obbligato a modificare l’impostazione aerodinamica della macchina e, per questo, lo spoiler è stato ritarato per essere in grado di autoregolarsi su tre differenti posizioni a seconda della velocità per assicurare un carico aerodinamico variabile a seconda delle situazioni.

Lo schienale posteriore funziona anche da deflettore

Dentro, la principale novità è rappresentata dalla nuova configurazione dei due posti posteriori (la Roma è una 2+2 a tutti gli effetti) dato è possibile azionare elettricamente lo schienale che, salendo, funge da deflettore quando si viaggia a cielo aperto. Si tratta di un brevetto Ferrari particolarmente interessante che permette di risparmiare lo spazio necessario per un deflettore esterno e, in più, lo si può comandare elettricamente attraverso un tasto sul tunnel centrale. Ovviamente non lo si può azionare se anche uno solo dei due posti è occupato.

Ferrari Roma Spider, il dettaglio della capote

Oltre a ridurre le turbolenze all’interno dell’abitacolo permette, una volta alzato, di sfruttare una botola di collegamento tra l’abitacolo e il bagagliaio utile quando si vogliono trasportare oggetti più lunghi come, per esempio, una sacca di mazze da golf. La maggior lunghezza del vano di carico va quindi a compensare la minor altezza all’interno del bagagliaio dato che metà dello spazio viene per forza di cose occupato dalla capote in tela ripiegata all’interno.

Per il resto, gli interni sono ereditati dalla Roma in versione coupé con la configurazione “dual cockpit” che consente anche al passeggero di avere sempre sott’occhio tutti i parametri dell’auto e gestire indipendentemente la multimedialità. Lo schermo centrale dell’infotainment da 8,4″ è in posizione verticale e compatibile con con Apple CarPlay e Android Auto e dialoga molto bene con la strumentazione dietro il volante.

Ferrari Roma Spider, gli interni

Sotto il cofano batte sempre il V8 Da 620 CV

Sotto al cofano della Roma Spider c’è sempre il V8 biturbo da 3.9 litri da 620 CV e 760 Nm che abbiamo già provato più volte sulla sorella Coupé (a proposito, se volete dargli un’occhiata da vicino ecco qui il link per andare direttamente al Perché Comprarla della Ferrari Roma).

Si tratta di un motore che è una garanzia – non a caso ha vinto per quattro anni consecutivi il premio “International Engine of the Year” – anche dal punto di vista delle prestazioni dato che permette a questa Spider di toccare i 320 km/h di velocità massima con uno scatto da 0 a 100 in appena 3,4 secondi. Rispetto al passato, gli ingegneri di Maranello hanno effettuato un paio di modifiche introducendo una nuova pompa dell’olio e riducendo gli ingombri del gruppo frizione del cambio automatico a 8 marce.

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