Ferrari Roma Spider: bentornata, capote!

Una tela d’autore
Via col vento (ma anche senza)
Diamo i numeri
La scheda tecnica della Ferrari Roma Spider
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ferrari roma spider: bentornata, capote!

Ferrari Roma Spider

La Ferrari volta pagina. A 54 anni dall’ultima scoperta a motore anteriore con tetto in tela, che per la cronaca fu la 365 GTS4, Maranello torna a sfornare una spider di vecchia scuola, di quelle con i buoi davanti al carro e la sua brava capote. A voltare le spalle al tetto rigido ripiegabile è la nuova Ferrari Roma Spider, che di fatto va a rimpiazzare in listino la Portofino M. Andiamo a scoprirla nei dettagli. ferrari roma spider: bentornata, capote!

Una tela d’autore

Come è normale che sia nel caso di un’auto di questo genere, gli occhi sono tutti per la zona posteriore. Per quella anteriore i tecnici del Cavallino hanno fatto in pratica un copia-e-incolla dalla versione coupé e non ci sono novità di rilievo. La capote è confezionata con cura sartoriale e prevede la bellezza di cinque strati. Si apre e si chiude elettricamente in 13,5 secondi anche in movimento, fino a una velocità di 60 km/h. Una volta ripiegata, scompare invece del tutto alla vista, occupando uno spazio in altezza di soli 220 mm. Grazie a queste doti di contorsionismo del tetto. Anche quando si viaggia con il vento tra i capelli restano 255 litri di volume utile per il bagagliaio.

ferrari roma spider: bentornata, capote!

Ferrari Roma Spider apertura tetto

Via col vento (ma anche senza)

A proposito di vento, il cofano posteriore della Ferrari Roma Spider una parte mobile in grado di assumere tre posizioni predefinite (LD o Low drag, MD o Medium downforce, HD o High downforce) grazie a un opportuno cinematismo. In questo modo l’auto è in grado di generare un diverso carico verticale a seconda delle situazioni e della modalità di guida impostata, per massimizzare di volta in volta l’efficienza, la tenuta di strada o la forza frenante. Tra le soluzioni originali spicca anche lo schienale mobile del divanetto posteriore, che svolge la funzione di wind deflector e si solleva a comando alle spalle del posti anteriori per ridurre i vortici nell’abitacolo. Quanto poi a quest’ultimo, non si segnalano novità di rilievo rispetto alla Roma coupé, a parte un volante multifunzione aggiornato.

Diamo i numeri

Straconfermata è anche la parte meccanica. La Ferrari Roma Spider ripropone dunque il noto V8 biturbo da 3,9 litri da 620 CV e 760 Nm abbinato a un cambio a doppia frizione Dct a otto marce. L’unico aggiornamento degno di nota riguarda la pompa dell’olio, che garantisce ora una migliore lubrificazione a freddo e una maggiore portata ai medi regimi. Due paroline le merita anche l’assetto, che sfrutta il sistema Side Slip Control (SSC) 6.0 con un algoritmo specifico per la Spider, la quale utilizza anche – ma era scontato – una parte posteriore del telaio in alluminio completamente rivisitata. Il peso complessivo aumenta di 84 kg rispetto alla coupé e l’ago della bilancia di ferma a 1.556 kg a secco (con i contenuti opzionali di alleggerimento, puntualizza la Casa). Le prestazioni sono invariate, con una velocità massima di oltre 320 km/h e un tempo di 3,4 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h. Se però siete amanti dei numeri, preparatevi qui sotto a fare una scorpacciata di dati tecnici.