La Ferrari 499P di Molina-Pier Guidi-Giovinazzi è in testa alla 24 Ore di Le Mans dopo due terzi di gara
Le più importanti intorno alla mezzanotte. Sono infatti bastati tre minuti per vedere alle 23:57 la Ferrari numero 51 di Pier Guidi andare nella ghiaia, ma riuscire miracolosamente a raggiungere la striscia di cemento in prossimità delle barriere per riprendere indenne la gara. La Toyota di Kobayashi, che seguiva a breve distanza, prendeva la testa, ma il suo dominio durava molto poco.
Poco dopo la curva Dunlop si bloccava, al centro della carreggiata e a luci spente, la Ferrari 488 numero 68 della JMW Motorsport. Pronti i commissari con le bandiere gialle e pronto anche il rallentamento di Kobayashi, ma dietro di lui non faceva altrettanto l’Alpine numero 35 di Rojas che tamponava violentemente la Toyota GR010 del giapponese. Vani i tentativi di ricondurre la vettura ai box dando il testimone alla Peugeot 9X8 numero 94 di Duval-Menezes-Müller.
Le Toyota e Ferrari superstiti hanno allora avviato un duello a distanza che ha visto Hartley contenere prima Molina e poi Giovinazzi, ma quando il volante sono andati rispettivamente a Hirakawa e Pier Guidi, la musica è cambiata con il pilota di Tortona che ha recuperato circa 40 secondi portando la sua Rossa alle calcagna della GR010. Il sorpasso è avvenuto verso le 7:30 quando la squadra giapponese ha deciso di cambiare la parte anteriore della vettura per modificare l’assetto aerodinamico.
Per la LMP2 a dettare il passo c’è la numero 34 di Smischowsky-Costa-Scherer mentre in testa da ore tra le LMGTE Am c’è la Ferrari numero 57 della Kessel Racing di Kimura-Huffeker-Costa. Al 27° posto assoluto si mantiene, senza alcun problema, la Chevrolet Camaro Nascar di Johnson-Rockenfeller-Button.