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Ferrari ibrida a idrogeno: il brevetto che svela i piani del Cavallino

In casa Ferrari si guarda con particolare interesse anche all’idrogeno come tipologia di alimentazione per i motori del futuro.

Un interesse che, forse a un po’ a sorpresa, pare sia già abbastanza concreto considerando che è stato messo nero su bianco su dei recenti brevetti che la Casa di Maranello ha depositato a fine febbraio 2024, sia in Europa che negli Stati Uniti. Tali brevetti riguardano una serie di innovative tecnologie propulsive che prevedono anche un motore alimentato a idrogeno.

Motore termico a idrogeno per una supercar ibrida di Maranello

L’auto a idrogeno, che spesso viene indicata come tipologia d’alimentazione “pulita” alternativa all’elettrico, sembra dunque poter aprire degli inediti scenari nella futura produzione del Cavallino Rampante. “Auto dotata di un motore a combustione interna alimentato a idrogeno“, è questo il titolo del progetto brevettato dalla Casa di Maranello e che porta la firma dell’ingegner Fabrizio Favaretto, attuale Vehicle and Powertrain Architectures Innovation Manager di Ferrari.

Un sei cilindri montato al contrario

Il brevetto in questione descrive una futura sportiva ibrida equipaggiata con un motore termico posteriore e un motore elettrico anteriore. L’aspetto più innovativo del progetto della Ferrari risiede nel propulsore termico, un sei cilindri in linea che ha una configurazione al contrario, quindi con la testata nella parte inferiore, ed è alimentato a idrogeno gassoso. Nel brevetto si ipotizza anche la possibilità, per ottenere l’induzione forzata utile a disporre di maggiore potenza, di utilizzare tecnologie derivate dalla Formula 1, come ad esempio una MGU-H per recuperare energia cinetica e trasformarla in energia elettrica utili all’azionamento di uno o più compressori.

ferrari ibrida a idrogeno: il brevetto che svela i piani del cavallino

Le critiche e la risposta di Favaretto

Il progetto relativo a una Ferrari ibrida sovralimentata con un motore a idrogeno non sembra però convincere tutti. Tra i più contrari c’è l’esperto giornalista Chase Bierenkoven che su Autoguide ha espresso dure critiche sulla possibilità che il Cavallino in futuro possa optare per un sistema propulsivo di questo tipo, definendolo “un sacrilegio da parte di un marchio che si vanta del suo V12 aspirato”.

Un appunto al quale non si è fatta attendere la risposta del firmatario del “discusso” brevetto Ferrari, con l’ingegner Favaretto che, rispondendo a Bierenkoven e a tutti coloro che hanno sollevato dubbi riguardo il progetto, ha scritto su LinkedIn: “Con la fisica di base dell’idrogeno dovete dimenticare tutto quello che sapete su come progettare un’auto. Parlare non costa nulla”.

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