- Motore termico a idrogeno per una supercar ibrida di Maranello
- Un sei cilindri montato al contrario
- Le critiche e la risposta di Favaretto
In casa Ferrari si guarda con particolare interesse anche all’idrogeno come tipologia di alimentazione per i motori del futuro.
Un interesse che, forse a un po’ a sorpresa, pare sia già abbastanza concreto considerando che è stato messo nero su bianco su dei recenti brevetti che la Casa di Maranello ha depositato a fine febbraio 2024, sia in Europa che negli Stati Uniti. Tali brevetti riguardano una serie di innovative tecnologie propulsive che prevedono anche un motore alimentato a idrogeno.
Motore termico a idrogeno per una supercar ibrida di Maranello
Un sei cilindri montato al contrario
Il brevetto in questione descrive una futura sportiva ibrida equipaggiata con un motore termico posteriore e un motore elettrico anteriore. L’aspetto più innovativo del progetto della Ferrari risiede nel propulsore termico, un sei cilindri in linea che ha una configurazione al contrario, quindi con la testata nella parte inferiore, ed è alimentato a idrogeno gassoso. Nel brevetto si ipotizza anche la possibilità, per ottenere l’induzione forzata utile a disporre di maggiore potenza, di utilizzare tecnologie derivate dalla Formula 1, come ad esempio una MGU-H per recuperare energia cinetica e trasformarla in energia elettrica utili all’azionamento di uno o più compressori.
Le critiche e la risposta di Favaretto
Un appunto al quale non si è fatta attendere la risposta del firmatario del “discusso” brevetto Ferrari, con l’ingegner Favaretto che, rispondendo a Bierenkoven e a tutti coloro che hanno sollevato dubbi riguardo il progetto, ha scritto su LinkedIn: “Con la fisica di base dell’idrogeno dovete dimenticare tutto quello che sapete su come progettare un’auto. Parlare non costa nulla”.