La parola guai sembra essere nel vocabolario di quasi tutti i team in questo inizio di stagione 2023 di Formula 1, eccezione fatta per Red Bull e Aston Martin. McLaren, dunque, è letteralmente coinvolta nell’insieme denominato da quel termine, e lo è sin dal giorno della presentazione.
La MCL60 è nata con diversi ritardi nella preparazione aerodinamica. Questo fu ammesso subito sia dal nuovo team principal della squadra di Woking, Andrea Stella, che dall’amministratore delegato Zak Brown.
A Baku sono attesi i primi, grossi aggiornamenti per la monoposto affidata quest’anno a Lando Norris e all’esordiente Oscar Piastri. Sin da subito Stella aveva posto un segno temporale sul dove e quando attendersi novità importanti che avrebbero potuto far progredire la monoposto e farla tornare in lotta per quello che era – ed è – l’obiettivo stagionale: il quarto posto nel Mondiale Costruttori.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Lo stesso team principal, però, dopo il Gran Premio d’Arabia Saudita ha smorzato lievemente gli entusiasmi. Il pacchetto che arriverà in Azerbaijan tra qualche settimana – si parlava di una sorta di “versione B” della monoposto – non sarà affatto sufficiente per far fare il salto di qualità tanto atteso di una delle monoposto più deludenti di questo inizio di stagione.
“Per quanto riguarda gli aggiornamenti previsti per Baku, vediamo i numeri in fabbrica e questi sono promettenti. Speriamo che dalla sesta posizione ci permetta di arrivare quinti. Non saranno ancora sufficienti per raggiungere il nostro obiettivo stagionale, che è quello di rientrare nei primi 4 posti nel Costruttori”.
“In termini di punti deboli della vettura parliamo di efficienza aerodinamica. Ciò non significa necessariamente che la vettura abbia troppo drag. Semplicemente il rapporto tra carico aerodinamico e resistenza non è alto come vorremmo. Questo è il nostro punto debole principale”.
Nel corso delle qualifiche del Gran Premio d’Arabia Saudita, la McLaren ha stupito grazie alle prestazioni di Oscar Piastri. L’australiano è riuscito a portare la McLaren in Q3, mentre Lando Norris – complice una toccata a muro che ha divelto un braccetto della sospensione anteriore sinistra – è stato eliminato in Q1.
Stella ha spiegato che le prestazioni di Piastri siano state aiutate dal tipo di asfalto che copre il tracciato di Jeddah. Un manto che garantisce aderenza e che pone meno l’accento sul carico aerodinamico.
“Si fa meno affidamento sul carico aerodinamico e si sfrutta l’aderenza delle gomme, quindi queste condizioni nascondono un po’ il deficit aerodinamico”, ha concluso il team principal della McLaren.
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