Nel corso della nottata italiana Aston Martin Racing e Honda hanno annunciato che, a partire dal 2026, si uniranno per formare una partnership esclusiva che dovrà portare entrambe ai titoli iridati di Formula 1.
Una notizia importante per il Circus iridato, perché potrebbe rivelarsi una mossa che sposta gli equilibri e rapporti di forza. Ma ai più non sarà sfuggito un dettaglio piuttosto significativo: la presenza nel team britannico di Fernando Alonso.
Quel Fernando Alonso che, ai tempi della McLaren, proprio quando Honda forniva i motori alla squadra di Woking, al Gran Premio del Giappone pronunciò il celebre team radio: “GP2 Engine, aaarrrggggh”. (Motore da GP2 [l’odierna F2], aaarrrggggh).
Nel prosieguo della stagione e degli anni, Fernando si pentì di aver pronunciato quelle parole. Ma quel team radio aveva fotografato perfettamente la situazione in cui imperversava il binomio McLaren-Honda.
Ma di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata. Il tempo è molto spesso in grado di lenire ferite, tant’è che i dirigenti attuali di Honda hanno chiarito di non avere alcun rancore persistente nei confronti dell’asturiano legati a quella questione.
Alla domanda se Honda avrebbe permesso ad Alonso di correre con una monoposto motorizzata Honda, il presidente di Honda Racing Corporation – Koji Watanabe – ha risposto: “Se dovessimo tornare a collaborare con Fernando Alonso, come nostro pilota, non abbiamo alcuna obiezione nel farlo guidare”.
La presenza di Fernando nel 2026 non è assolutamente certa. Al momento l’ex pilota dell’Alpine ha un contratto pluriennale valido con Aston Martin, ma non è garantito che nella stagione della prossima rivoluzione tecnica sia ancora in attività o, quantomeno, in Formula 1. Nel 2026 Fernando avrà 45 anni e, sebbene a oggi sia ancora uno dei migliori piloti del mondo, non è facile prevedere cosa potrà accadere.
“No, non lo è stato. E’ chiaro che Fernando sta facendo un ottimo lavoro nel team e siamo felici di averlo come parte della nostra squadra. Sta dando un grande contributo sia in pista che fuori. Ovviamente ho parlato con Fernando un po’ di tempo fa sulla direzione che intendevamo prendere. E’ una persona molto intelligente”.
“Sono sicuro che tutti si riferiscono ad alcuni momenti che sono accaduti anni fa e nella foga della battaglia in pista che, per alcuni, penso siano stati memorabili. Ma credo che Fernando capisca e rispetti l’operato della Honda”.
Whitmarsh ha aggiunto che Alonso è ben consapevole dell’attuale status della Honda in Formula 1, in quanto vincitrice del Mondiale con la Red Bull. Quello della precedente esperienza di Fernando con Honda è stato un mondo a parte rispetto agli anni vincenti passati con la McLaren.
“Ma il 2026 è probabilmente al di fuori del suo orizzonte di pianificazione, al momento. Dobbiamo dargli una macchina che possa vincere costantemente le gare. Quest’anno abbiamo fatto un discreto passo avanti, ma non siamo ancora al punto in cui vogliamo essere”.
“Stiamo continuando a sviluppare la squadra e le strutture. Diventeremo pù forti. Prima del 2026 discuteremo sicuramente di Fernando, di dove si trova e di quale sarà il suo futuro. Spero che rimanga in F1 per diversi anno e sarebbe fantastico se fosse in forma e competitivo come lo è oggi. Sarebbe fantastico averlo in macchina anche nel 2026”.
Honda, attraverso il presidente Watanabe, ha anche fatto sapere di non voler essere coinvolta nella scelta piloti di Aston Martin: “La nostra posizione rimane invariata e credo che la scelta dei piloti spetti completamente alla squadra e non a un fornitore di motori come noi. Lasceremo la scelta dei piloti ad Aston Martin”.
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Fernando Alonso, Aston Martin AMR23
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images