Sarà operativo nel giro di 3 anni lo stabilimento che BYD aprirà a Szeged, in Ungheria
L’ufficialità già c’era, mancavano però dettagli sulla fabbrica auto che BYD aprirà in Ungheria, firmando uno storico passo per una Casa cinese. Attualmente infatti nessun costruttore della Repubblica Popolare produce al di fuori dei confini nazionali. Una regola che trova in BYD la prima eccezione.
Benefici per tutti
Come sottolineato da BYD “Il progetto di costruzione e la successiva apertura dell’impianto di produzione creeranno migliaia di posti di lavoro, stimolando l’economia locale e sostenendo l’indotto industriale locale”. Se infatti uno dei punti sui quali si concentra maggiormente la critica, il ritorno economico nullo per l’Europa nei confronti delle auto cinesi, mettendo piede nel Vecchio Continente la Casa orientale permetterà di creare un circolo virtuoso nell’economia.
L’Ungheria si prepara così ad ospitare il suo secondo stabilimento BYD dopo quello di Komarom, aperto nel 2016 e dedicato alla produzione di eBus.
Le ripercussioni
BYD Dolphin
A proposito di prezzi: l’apertura della fabbrica europea permetterà alla Casa cinese di schivare eventuali dazi imposti dall’Unione Europea a seguito dell’indagine attualmente in corso. Un vantaggio sulla concorrenza che permetterà a BYD di mantenere prezzi più bassi, potendo così rosicchiare sempre più quote di mercato.