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DOTTO Creations Biancaneve: arte in movimento (in serie limitata)

dotto creations biancaneve: arte in movimento (in serie limitata)

DOTTO Creations Biancaneve: arte in movimento (in serie limitata)

DOTTO Creations nasce dall’idea di due amici amanti del jazz e del buon vino, designer di professione e per passione. Gianluca Bartolini e Francesco Iannuzzi, che lavorano da quasi vent’anni nel settore dell’Automotive Design in aziende come Pininfarina, Italdesign Giugiaro, il gruppo Volvo.

Oltre un anno fa hanno deciso di provare a sperimentare un approccio più sfidante al mondo del design, riassumibile con queste parole: “Studiare e ricercare l’essenza delle cose e magnificarla, semplificando tutto il superfluo. Prendendo spunto da tutte le branche del sapere, dall’arte all’ingegneria, dalla letteratura alla fisica”.

Con questo approccio, il primo progetto ad aver visto la luce nel Laboratorio a due passi da Torino, è quello di Biancaneve, la prima “Creation” che vuole dimostrare che, se lo si desidera davvero, si possono trovare soluzioni e direzioni di design inedite, mai esplorate.

Biancaneve è una moto esclusiva che verrà prodotta in serie limitata in soli 20 pezzi, ognuno diverso dall’altro. Ogni esemplare sarà tailor made in base alle richieste del cliente, che avrà quindi la possibilità di personalizzarla nei minimi dettagli.

Biancaneve nasce da una Honda CX500 del 1979, smontata pezzo per pezzo, portata al metallo nudo e restaurata – accorciando il telaio – fino a riportare la meccanica alla sua affidabilità e splendore originale.

Parallelamente è stato disegnato un nuovo vestito, che enfatizza un’interazione uomo-motoveicolo rivoluzionaria, reinventando l’esperienza dell’utente. Il look “body in white” contrasta con il nero del telaio, dei cerchioni, del motore, dei due terminali di scarico artigianali su misura progettati da DOTTO Creations.

Le linee sono estremamente marcate e pulite, minimaliste e futuriste, all’insegna del “less is more”, senza orpelli inutili.

Sono i due designer a spiegare la genesi di Biancaneve: “Quali sono gli elementi che fanno di un oggetto una moto? Prova a rimuovere tutto ciò che è superfluo. Cosa resta? Due ruote, un motore ed un modo per guidarla. Perché dobbiamo darle forma esattamente nel modo in cui è sempre stato fatto? Possibile che non ci sia un altro modo di immaginarsela? All’inizio del processo, non eravamo particolarmente focalizzati sul risultato finale. Ciò che noi abbiamo provato a definire e padroneggiare, era l’approccio, il processo creativo. Mentre lo facevamo, il nostro nutrimento erano le domande che ci continuavamo a porre. Dove il resto del mondo ha visto ostacoli, noi abbiamo cercato di vedere opportunità. Non ne avevamo idea ma, a quel punto, Biancaneve stava già prendendo vita.

Al giorno d’oggi, la fase creativa è spesso spogliata da ogni principio: l’unico obiettivo è scegliere qualcosa di già esistente e farlo meglio. Farlo più bello, lavorare sullo stile. Deve essere in linea con i nuovi trend individuati dal marketing. Il nostro obiettivo invece è stato diverso: decidere che cosa vale la pena tenere ed eliminare tutto il resto. Mantenere esclusivamente l’essenza di ciò che vogliamo comunicare e farlo nel modo più semplice”.

Una moto vive per lo più due momenti. Quello statico, da scultura moderna, il cui bianco richiama il marmo di Carrara dei capolavori del Bernini. Quando è parcheggiata è un simbolo, esprime i tratti della personalità del proprietario. Un certo modello può svelare la passione per l’avventura, oppure la ricerca della velocità estrema per un pilota innamorato delle performance super sportive. Ma una moto può anche rappresentare la voglia di avere un prodotto cucito su misura, in base alle proprie necessità e/o passioni, come nel caso delle cafè racer e dei chopper. E quello dinamico, la guida. Raggiungi la moto, apri il codino, sali in sella e accendi il motore. L’esperienza che provi è inebriante per la sensazione di libertà e per l’adrenalina scatenata dall’innato senso di sfida che caratterizza un veicolo a due ruote. La guida, che sia su strada, fuoristrada o su pista, è un qualcosa di imprescindibile per ogni motociclista vero.

Biancaneve è la prima risposta dei designer di DOTTO Creations, a tutte quelle domande che loro stessi si sono posti. Vuole essere una scultura quando è parcheggiata, ma allo stesso tempo offrire un’esperienza di guida fluida e avvincente quando è in azione.

In questo contesto spicca l’alloggiamento della sella artigianale, in Alcantara e pelle con cuciture acontrasto, nascosta nel codino posteriore che si apre al momento di salire in moto. In entrambi i casi, in configurazione statica con sella chiusa e dinamica con sella aperta e codino aerodinamico, il risultato stilistico è impeccabile. Il profilo del codino fa ricordare chiaramente un bolide da Grand Prix e l’epopea dei centauri degli scorsi decenni. Il tappo del serbatoio carburante è nascosto da una paratia rialzabile, per mantenere lo stile rigorosamente armonico ed aerodinamico del mezzo.

La forma di ogni minimo dettaglio è appositamente studiata e i particolari sono realizzati dal pieno. La piastra superiore è quella originale modificata. I dischi freno sono specifici DOTTO Creations. Anche il radiatore è stato realizzato artigianalmente: la cover è personalizzata con il manifesto programmatico del design di Biancaneve stampato sul metallo.

Il primo prototipo di Biancaneve è stato esposto al Bike Shed Motorcycle Club di Londra e nello showroom dell’Head Quarter di Bremont Watches UK. Successivamente è stato protagonista nell’expo europeo più grande d’Europa dedicato alle “special”, il Bike Shed Show, dove ha riscosso un enorme successo. In Italia la moto è stata svelata a Milano durante la Design Week, presso lo spazio di arredamento Carroccio6 in occasione del Fuorisalone 2022.

Il prezzo di Biancaneve varia in funzione del mercato di destinazione e della tassazione, oltre che per i contenuti scelti dal cliente. Per iniziare a sognare occorrono indicativamente 50.000 Euro.

La moto viene fornita con portatarga, specchietti e silenziatore, per renderla omologabile come esemplare unico in ogni mercato.

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