- Aspettando l’intervento riparatorio sulla batteria difettosa
- Intervento complicato dei vigili del fuoco
- Tre ore e più di 41.600 litri d’acqua per spegnere le fiamme
Un’altra auto elettrica che va a fuoco da sola. Questa volta ad autoincendiarsi è stata una Chevrolet Bolt che è andata in fiamme spontaneamente mentre era parcheggiata nel vialetto adiacente all’abitazione del proprietario, a Wareham, in Massachusetts, negli Stati Uniti.
Aspettando l’intervento riparatorio sulla batteria difettosa
L’incendio divampato dalla piccola vettura elettrica, che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche vista la vicinanza con la casa del proprietario, quasi certamente avrebbe potuto essere evitato dato che la Bolt in questione rientrava nel richiamo annunciato da General Motors, proprietaria del marchio Chevrolet, nel 2021 quando scoprì che alcuni veicoli elettrici si incendiavano da soli a causa di batterie difettose. Il proprietario di questa Bolt ha raccontato ai media americani che la sua auto non era ancora stata sottoposta all’intervento di risoluzione del problema da parte del costruttore: “Non avevano batterie da darci, quindi stavamo aspettando”.
Intervento complicato dei vigili del fuoco
Il fatto che l’auto fosse parcheggiata all’esterno ha permesso un intervento più agevole ai vigili del fuoco che sono stati chiamati a intervenire in piena notte. Nonostante questo, riuscire a domare le fiamme è stata un’impresa. Dopo aver spento le fiamme e aver continuato a gettare acqua sull’auto, la batteria dell’auto ha ripreso a infiammarsi mezz’ora dopo.
Tre ore e più di 41.600 litri d’acqua per spegnere le fiamme
Fortunatamente non ci sono stati feriti, questo dovuto principalmente al fatto che la vettura fosse parcheggiata in un’area esterno. “Se questo veicolo fosse stato parcheggiato in un garage, le conseguenze avrebbero potuto essere disastrose”, ha commentato Jonh Kelley, capo della squadra di vigili del fuoco intervenuta nell’incidente.