BYD Seal U: test drive, prova, prezzo, autonomia, interni, uscita

L’offensiva della BYD procede spedita: dopo le Dolphin, Han, Tang, Atto 3 e Seal, ora è la volta della Suv elettrica, la Seal U. Dove U, naturalmente, sta per utility. Nell’attesa della versione ibrida plug-in prossima ventura, ho avuto modo di assaggiare la full electric top di gamma, la Design, con accumulatore da 87 kWh. I prezzi per l’Italia non sono ancora stati ufficializzati, però sappiamo che la BYD Seal U Confort (batteria da 71,8 kWh) rientrerà negli incentivi, quindi sarà sicuramente sotto i 42.700 euro. Indicativamente, la Design costerà tra i 43.000 e i 44.000 euro. Apprezzabile lo sforzo fatto per ciò che concerne la garanzia: la BYD offre 6 anni o 150.000 km sulla vettura, 8 anni/200.000 km sulla batteria e 8 anni/150.000 km sul motore.

Stanza ben vivibile. Lunga 4 metri e 79, la Seal U si posiziona, nella gamma della Byd, un gradino sotto alla Tang e i suoi 7 posti. Il passo generoso, pari a 2,77 metri, schiude un abitacolo spazioso: a conti fatti, c’è tanto agio per le gambe e pure per la testa di chi siede dietro. Fra l’altro, il pavimento piatto facilita le cose per un eventuale terzo passeggero al centro. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata compresa fra i 552 e 1.440 litri. Si può abbattere lo schienale in percentuale 60/40, però il divano non scorre e non è prevista una botola per gli oggetti lunghi. Aprendo il cofano anteriore si scopre una gran quantità di spazio, però di serie non è prevista una vasca di plastica specifica, che avrebbe permesso di utilizzarlo a tutti gli effetti come frunk, magari per alloggiare il cavo di ricarica: tale copertura sarà disponibile come optional.

Onda su onda. Il design, ispirato all’oceano come quello della Dolphin e della berlina Seal, è opera di Wolfgang Egger e strizza l’occhio al classicismo che, solitamente, governa il nostro gusto estetico. La stessa attenzione si ritrova dentro, dove si respira una bella cura nel dettaglio per quanto riguarda materiali e finiture. Al centro della plancia c’è il solito schermone da 15,6 pollici che può ruotare elettricamente con la pressione di un tasto sul volante (o sullo schermo stesso) e che di fatto è il centro nevralgico della macchina. Il software è veloce al tocco, peccato sia un po’ avaro di shortcut per atterrare direttamente sul menù desiderato senza distrarsi. Dietro al volante brilla un pannello da 12,3 pollici, corredato di head-up display. Bella la possibilità di avere due slot per la ricarica a induzione dello smartphone; Android Auto ed Apple CarPlay funzionano senza cavo.

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Blade battery. Come sulle altre BYD, pure le batterie della Seal U sono al Litio Ferro fosfato: meno costose da produrre, hanno una densità energetica minore rispetto a quelle agli ioni di litio, però sono non generano calore se vengono perforate e, quindi, offrono una maggior sicurezza in caso d’incidente. Non impressionanti le capacità di ricarica: in corrente alternata ci si affida al caricatore di bordo da 11 kW, mentre alle colonnine HPC si possono toccare, se tutti gli astri dell’elettromobilità sono allineati, i 140 kW. Quindi, con l’accumulatore da 87 kWh, per un 20-80% a tali stalli si può ipotizzare una quarantina di minuti.

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Sì al confort. Da guidare, la U è soprattutto comoda. I 218 cavalli del motore elettrico, montato fra le ruote anteriori, ti colpiscono più per la fluidità che per la pura brillantezza (lo 0-100 km/h è dichiarato in 9,6 secondi). L’assetto è morbido e il rollio ti fa compagnia, se la impegni un po’ fra le curve. In questi frangenti fai pure la conoscenza con uno sterzo un po’ lento e poco sensibile, che non è certo la parte migliore del pacchetto. In compenso, puoi contare su un’insonorizzazione che sembra curata, sia dal punto di vista dei fruscii aerodinamici sia per ciò che riguarda il rotolamento dei pneumatici. Per quanto riguarda l’autonomia, con la batteria al 100%, il computer di bordo indicava – con una temperatura esterna di 18-19 gradi – 499 km, mentre la percorrenza era compresa fra i 13,5 e 13,8 kWh per 100 km. Naturalmente, saremo molto più precisi quando la Seal U varcherà i cancelli di Vairano, per la prova su strada completa.

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