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BYD auto a caccia di materie prime: per qualcuno è “danno ambientale”

Da quando il progetto della BYD auto è iniziato, le critiche hanno coinvolto la società cinese, responsabile di un potenziale inquinamento ambientale proprio per via della sua integrazione delle batterie a litio.

byd auto a caccia di materie prime: per qualcuno è “danno ambientale”

Autore: BruceEmmerling/Pixabay

La società cinese BYD auto, sarebbe alla ricerca delle materie prime. Il Governo cinese avrebbe attuato una nuova strategia per poter racimolare più materie prime e litio possibile, affinché possano produrre sempre più risorse per l’intero Paese. Il programma ha come obiettivo, non solo l’acquisizione territoriale, ma addirittura mondiale.

Il progetto della multinazionale cinese prevede l’acquisizione di 100 milioni di tonnellate di minerali, entro l’anno 2025. Il problema e le critiche ai danni della società, è associato all’inquinamento ambientale che avrebbero potuto causare le materie prime su cui nutre interesse la società BYD Auto.

BYD Auto: la risposta del Governo cinese

byd auto a caccia di materie prime: per qualcuno è “danno ambientale”

Autore: kaboompics/Pixabay

La risposta del Governo cinese in merito all’obiettivo di BYD Auto, è stata piuttosto esplicita: il progetto prevede l’integrazione della materie prime e la ricerca delle batterie a litio, in un modo del tutto sicuro, prevenendo i rischi ambientali e attuando il tutto in modo ecosostenibile.

Il successo delle vetture BYD lo si nota già da subito, nello specifico dopo aver superato le vendite di Tesla, su cui “quasi nessuno” avrebbe scommesso.

Ma il progetto BYD non è soltanto un problema del territorio locale, dato che le preoccupazioni arrivano anche in Italia, dove il 70% di produzione proviene dalla materie prime e dalla realizzazione delle batterie per le vetture elettriche.

Il nostro Bel Paese è il produttore principale di litio (in tutta Europa), e secondo produttore in tutto il mondo (dopo la Cina). Anche il Governo italiano ha promesso ai suoi cittadini, di non violare i diritti umani, e né tanto meno di provocare – con questa acquisizione e produzione mineraria – un inquinamento ambientale.

Il progetto della potenza cinese

L’elemento principale per poter realizzare e produrre le batterie per auto elettriche è proprio il litio. Si tratta di una sostanza che si trova in natura in piccole quantità, quasi rare, e la Cina vorrebbe acquisire più materie prime possibili per aggiudicarsi il primato nella produzione e successiva commercializzazione, di batterie per le vetture elettriche.

Il più grande produttore di automobili cinese della città di Shenzhen, BYD Auto, ha come obiettivo, quello di diventare il protagonista d’eccellenza della produzione di batterie per auto elettriche. Parallelamente alla ricerca del litio, la multinazionale sta investendo sulla realizzazione di una Gigafactory a Xuzhou.

Nella fabbrica di Xuzhou, BDY Auto realizzerà delle batterie al sodio, un’altra alternativa evoluta e tecnologicamente avanzata, per poter trovare un nuovo posizionamento sul mercato. L’idea nasce soprattutto, da una strategia specifica, che mira a trovare un’alternativa qualora le batterie al lidio fossero solo nelle mani delle ulteriori aziende dell’Occidente.

Oltre ad un problema di “potere”, le batterie al sodio sarebbero un’alternativa molto più interessante rispetto alle batterie al litio. Il primo vantaggio risiederebbe nell’accessibilità alle materie prime (il sodio è molto più reperibile rispetto all’elemento chimico litio).

Inoltre, le vetture garantirebbero prestazioni eccellenti e basse temperature, una conduttività migliore e una maggior velocità di ricarica.

BYD auto: foto e immagini

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