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All’asta una Ferrari 250 GTO, potrebbe valere 60 milioni

L'esemplare dell'iconico modello del Cavallino è il lotto più prestigioso per RM Sotheby's nell'evento in programma il 13 novembre a New York

All’asta una Ferrari 250 GTO, potrebbe valere 60 milioni

Il gioiello a quattro ruote più desiderato, la vettura più ambita dai collezionisti, un’autentica leggenda del motorsport diventata l’obiettivo dei facoltosi appassionati di tutto il mondo e che in questo caso potrebbe superare i 60 milioni di valutazione. La Ferrari 250 GTO è stata capace di creare attorno a sé un’aura quasi leggendaria: un modello che ha fatto le fortune del Cavallino durante il suo impiego nelle competizioni e sull’asfalto dei principali eventi motoristici e che altrettanto è stata capace di fare una volta che il suo percorso è diventato quello dei Concorsi d’Eleganza, del collezionismo e delle aste.

Una Ferrari a caccia di record

E ora che un esemplare di Ferrari 250 GTO/330 LM è pronto a cambiare proprietario, l’asta del 13 novembre organizzata da RM Sotheby’s si preannuncia come un singolar tenzone tra gli appassionati, pronti ad allargare i cordoni delle borse visto che il prezzo stimato potrebbe appunto superare i 60 milioni di dollari, facendo di questo esemplare uno dei più costosi della storia. E se la Mercedes 300 SLR Uhlenhaut Coupe sembra essere ancora irraggiungibile, questo gioiello del Cavallino potrebbe comunque affermarsi come la Rossa più costa di sempre.

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La storia

Questa Ferrari 250 GTO/330 LM ha numero di telaio 3765 ed è l’unico esemplare di Works GTO originariamente equipaggiato con un motore da 4 litri. Questo speciale propulsore venne realizzato con l’architettura stile Colombo ma con una cilindrata maggiorata di quasi quattro litri, e in questa particolare versione venne convertito alla lubrificazione a carter secco e messo a punto con carburatori e alberi a camme speciali. Secondo alcune specifiche fornite da Ferrari, che tra l’altro è stata proprietaria di questo esemplare (un altro elemento distintivo per questa vettura) il motore V12 della 330 LM erogava 385 CV, circa 90 CV in più di una GTO da 3,0 litri. L’auto pesava 950 kg ed era in grado di toccare una velocità massima di 280 km/h. Le principali affermazioni in ambito motorsport arrivarono alla 1000 km del Nürburgring del 27 maggio 1962, con Mike Parkes e Willy Mairesse in grado di ottenere la vittoria di classe e il 2° posto assoluto. I buoni risultati spinsero la Scuderia Ferrari a puntare a Le Mans, con la vettura che fu protagonista di una revisione del motore che venne rimosso e sostituito sostituito con un secondo motore alimentato da sei carburatori Weber 42 DCN. La potenza totale era stimata intorno ai 390 CV. Furono apportate anche alcune altre modifiche alla carrozzeria, in particolare all’anteriore, con le caratteristiche triple prese d’aria triangolari sopra la griglia originariamente chiuse che furono riaperte per Le Mans. Ai lati dei parafanghi furono aggiunti dei fari e il rigonfiamento del cofano fu rimodellato, con ogni probabilità per accogliere la nuova configurazione di aspirazione a sei carburatori.

Pochi proprietari per la Ferrari 250 GTO/330 LM

Terminata l’esperienza in ambito motorsport internazionale, questa Ferrari 250 GTO/330 LM passo di mano a diversi proprietari italiani che la utilizzarono nella Targa Florio e in altre competizioni fino all’arrivo nelle mani dell’ex presidente del Ferrari Club of America fino ad arrivare all’attuale proprietario che per 38 anni l’ha custodita gelosamente. Protagonista anche negli eventi mondani, questa Ferrari ha collezionato un FCA Platinum Award e una Coppa Bella Machina vinti al Cavallino Classic, un secondo posto, nella classe GTO, a Pebble Beach 2011, un Best in Show Award all’Amelia Island Concurs d’Elengace e il Blue Ribbon a Meadow Brook.

Oltre i 60 milioni?

Un vero e proprio gioiello da collezione per i facoltosi appassionati del mondo delle quattro ruote che si sfideranno a suon di milioni per aggiungere questo esemplare unico di Ferrari 250 GTO/330 LM alla propria collezione. L’appuntamento è dunque fissato per il 13 novembre a New York, quando il martelletto degli esperti di RM Sotheby’s sancirà la cifra di vendita finale. A quel punto sapremo se questa Rossa sarà stata in grado di scrivere una nuova pagina del collezionismo mondiale.

Foto: Courtesy of RM Sotheby’s

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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