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All’asta la Ferrari GT 250 del Re del Marocco

Appartenuta a Mohammed V, fu il regalo che il re si fece per celebrare l’indipendanza dalla Francia

All’asta la Ferrari GT 250 del Re del Marocco

Non è messa particolarmente bene, ma per una Ferrari GT 250 appartenuta al Re del Marocco si sopporta questo e altro. La vettura del cavallino sarà messa all’asta fra qualche settimana da Sotheby’s a un prezzo per il momento sconosciuto, e alla sua bellezza aggiunge il fatto di essere passata fra le mani di Mohammed al-Khamis bin Yusef bin Hassan al-Alawi, meglio noto come Mohammed V, praticamente il nonno dell’attuale regnante.

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La passione per le belle auto

Si tratta “dell’ultima delle quattro coupé con la carrozzeria in stile Superamerica di Pinin Farina, ed è una delle tre costruite senza prese d’aria sui parafanghi”, informa il sito della Casa d’aste. Quando uscì dalla carrozzeria nell’agosto del 1956 fu consegnata all’allora re del Marocco, rientrato da poco in patria dopo l’esilio a cui lo costrinsero i francesi. Solo a febbraio di quello stesso anno infatti il Paese ottenne l’indipendenza proprio grazie a Mohammed V, che fra le sue passioni coltivava anche quella per le belle auto.

Un regalo dopo l’esilio

Fra l’altro questa Ferrari ha sempre assunto un significato particolare per gli stessi marocchini, poiché rappresenta il regalo che il re si fece per aver consegnato il Paese a un futuro di indipendenza conquistata a fatica. La Ferrari 250 GT ha cambiato più volte proprietario, l’ultimo dei quali l’ha conservata (male) in Florida per quasi 50 anni. Ora verrà battuta all’asta da Sotheby’s, e già si prevede che le offerte arriveranno alle stelle.

FP | Federico Pesce RIPRODUZIONE RISERVATA

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