Gli esperti prevedono un deficit di offerta già nel 2027, con prezzi in aumento del 20%. C'è però una soluzione: si chiama "riciclo"
Con auto elettriche e altre tecnologie verdi che avanzano e sono sempre più affamate di materie prime, gli esperti avvertono: il rame potrebbe non bastare per dare il suo contributo alla transizione energetica.
La situazione oggi
E quali sono le quotazioni odierne? Usando come riferimento i dati del London Metal Exchange (LME), il costo medio per una tonnellata di metallo rosso nel 2023 si è aggirato sugli 8.659 dollari (8.228 euro), con un massimo di 9.356 dollari a gennaio (8.890,5 euro) e un minimo di 7.902 dollari (7.509 euro) e fine maggio. Stando sempre a BNEF, è la Cina a rappresentare oltre il 50% della domanda mondiale di rame.
“D’altro canto – si legge ancora nel report –, se da un lato il tasso di inflazione statunitense inferiore al 3,2% nel luglio 2023 rispetto al picco dell’8,5% di un anno prima potrebbe essere un segnale di calo dei prezzi, dall’altro potrebbe anche aumentare le aspettative di un allentamento del ciclo di stretta dei tassi di interesse, che potrebbe a sua volta aumentare i prezzi del rame nei prossimi due anni”.
Più riciclo
Fonte: BloombergNEF
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