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Abolizione superbollo auto 2024: promesse infrante e delusioni

abolizione superbollo auto 2024: promesse infrante e delusioni

superbollo

Il superbollo auto, noto per essere una sovrattassa applicata alle autovetture di grande cilindrata, continua a far parlare di sé all’interno dell’ambito legislativo italiano. Nonostante le aspettative precedenti, il Consiglio dei ministri guidato da Giorgia Meloni non ha eliminato questa impostazione con il nuovo Documento di Economia e Finanza (Def) per l’anno 2024. Prima eliminata e poi reintrodotta dal 2011 con lo scopo di fronteggiare la grave crisi finanziaria attraverso un incremento delle entrate fiscali, la tassa è dovuta dai possessori di veicoli con potenza superiore a 185 kW (251 CV). Tali possessori sono soggetti, oltre all’ordinario bollo auto, a un onere aggiuntivo per ogni kW eccedente. Un tributo che ha generato negli anni e continua a generare significativi introiti per lo Stato, superiori al miliardo di euro in totale nei suoi anni di applicazione.

Chi lo paga oggi

Andando nel dettaglio del superbollo auto, ad oggi, sono soggette le autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a 185 Kw. Per detti veicoli si paga una soprattassa di 20 euro per ogni kw di potenza superiore alla citata soglia. L’importo si riduce di una percentuale variabile a seconda dell’anzianità del veicolo. In particolare, il superbollo è pari alle seguenti percentuali dell’importo dovuto:

  • 60% dopo 5 anni dalla costruzione del veicolo
  • 30%, dopo 10 dalla costruzione del veicolo
  • 15%, dopo 15 anni dalla costruzione del veicolo
  • 0%, dopo 20 anni dalla costruzione del veicolo.

Inoltre non è dovuto per quei veicoli che già godono di esenzione dal bollo auto ordinario, come ad esempio esenzione bollo auto disabili.

Cancellazione superbollo auto: tutto a data da destinarsi

Girava voce nei giorni trascorsi della possibilità di una imminente eliminazione del superbollo auto. Una misura che sembrava dover essere inserita nel DEF (Documento di Economia e Finanza) approvato di recente dal Consiglio dei Ministri. Tuttavia, è stato lo stesso vice ministro dell’Economia Maurizio Leo a chiarire la posizione attuale del governo. Il superbollo auto rimarrà in vigore fino a quando non saranno disponibili risorse sufficienti per una sua revisione. Attualmente, questa sovrattassa contribuisce con circa 100 milioni di euro annui al bilancio dello Stato. Il dibattito sul futuro del superbollo è strettamente legato alla riforma fiscale più ampia, come delineato dall’articolo 10 della legge delega per la riforma fiscale. Questo articolo espone l’intenzione di riorganizzare le tasse automobilistiche, con un occhio di riguardo verso una semplificazione e razionalizzazione del sistema, considerando anche la possibilità di eliminare gradualmente il superbollo senza imporre nuovi oneri al bilancio pubblico. Per il 2024, e probabilmente anche per il prossimo anno, dunque, la situazione rimane invariata per i proprietari di auto di lusso o di elevate prestazioni, che dovranno continuare a pagare questa tassa aggiuntiva.

Riassumendo

  • il superbollo auto è una soprattassa che colpisce i veicoli di elevata cilindrata
  • è pari a 20 euro per ogni kw di potenza superiore a 185Kw
  • sono previste, comunque, riduzioni in base agli anni di costruzione del veicolo
  • si parlava di una possibile imminente cancellazione della tassa in esame
  • ci si aspettala l’abolizione del superbollo auto nel DEF approvato in questi giorni, ma tutto è rimandato a data da destinarsi.

L’articolo Abolizione superbollo auto 2024: promesse infrante e delusioni proviene da Fisco – Investireoggi.it.

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