ARC in liquidazione, la moto elettrica da oltre 100.000 euro va in stand-by
Ai primi di aprile ARC ha presentato domanda per una liquidazione volontaria, con la nomina da parte delle autorità britanniche di un liquidatore. Difficoltà in seno alla distribuzione negli Stati Uniti – secondo il CEO Mark Truman – hanno costretto ARC a cercare nuovi finanziatori. Inoltre, sempre secondo il fondatore dell’Azienda, ARC era a un passo dal completamento dell’omologazione europea e che era in atto un programma sostenuto dal Dipartimento Governativo per le Imprese, l’Energia e la Strategia Industriale e dall’Ufficio per i Veicoli a Basse Emissioni, teso a sviluppare una nuova motorizzazione per future moto elettriche. Insomma, le cose sembravano andare bene per ARC ma nonostante questo le difficoltà incontrate hanno costretto l’Azienda a chiedere la procedura di liquidazione.
Tuttavia, se guardiamo la storia di ARC, non è affatto detto che questo sia il capitolo finale della moto elettrica sviluppata da James Ellison e con prestazioni di primissimo piano. Nata nel 2017, già nel 2019 aveva chiesto una procedura simile, venendo poi riacquistata dal suo originario fondatore ed ex ingegnere Jaguar e Land Rover Mark Truman, che ha in effetti successivamente portato la Vector alla produzione – seppure elitaria – e allo sviluppo di un intero ecosistema fatto di abbigliamento specifico con feedback aptico, casco con realtà aumentata e “chiave” da mettere al polso, per sfruttare anche i vantaggi del V2X e delle interconnessioni future tra veicoli e infrastrutture.
La moto, del resto, è un progetto raffinatissimo con telaio monoscocca in fibra di carbonio che incorpora la batteria da 16.8kWh/399V. Le sospensioni vedono un sistema oscillante anteriore con bracci in fibra di carbonio e perno centrale e in pregiata fibra di carbonio è anche il forcellone posteriore. Le prestazioni sono notevoli, con una velocità massima (autolimitata) di 200 km/h e 3,1 secondi per arrivare a 100 km/h partendo da fermi, grazie a un motore capace di 173Nm di coppia (erogata al motore) e di 827Nm (alla ruota, con una potenza di 87kW/117cavalli.
Soltanto il tempo potrà dire se ci sarà l’ennesima resurrezione del Marchio inglese che nel frattempo, come riporta Visordown, ha cambiato sede da Coventry a Orpington.
Fonte: Visordown, MCN, Rideapart
Foto: ARC
In collaborazione con Moto.it