- I trionfi di Valentino, Pecco vince da 2 anni
- Sabato la sprint alle 15, domenica il gp alle 14
- Tutte le “staccate” della Cattedrale della Velocità
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Appuntamento ad Assen, la Cattedrale della Velocità, l’Università dei motori: circuito iconico che ha sempre rappresentato un momento di svolta nella stagione. Il terremoto innescato dal mercato piloti avrà delle conseguenze? «Spero che con Jorge la Ducati mostri di avere dei valori», avverte Alberto Valera, il manager del madrileno: teme che l’addio anticipato a Borgo Panigale possa pesare nella gestione di questo campionato e in qualche moto penalizzare Martin, fino a oggi protagonista assoluto. Marc Marquez se la ride sotto i baffi: se vincesse domenica al mitico TT, sarebbero trascorsi 980 giorni dalla sua ultima vittoria, a Misano nel 2021.
I trionfi di Valentino, Pecco vince da 2 anni
A parte l’eccezione pandèmica del 2020, questo è il solo circuito ad aver sempre ospitato una gara del motomondiale dal 1949, data di inizio delle competizioni. Fino al 2015 si correva il sabato, nel 1975 Barry Sheen e Giacomo Agostini sul traguardo furono accreditati dello stesso tempo, perché i cronometri non calcolavano ancora i millesimi: vinse ufficialmente l’inglese. Lo spagnolo Angel Nieto è quello che conta più successi nelle diverse categorie (15) seguito da “Ago” (14), poi naturalmente c’è Valentino Rossi con 9 trionfi, così come Mike Hailwood e Jim Redman. Nella ‘classe regina’, Honda ha il record di 21 vittorie, l’ultima con Marquez nel 2018. Tre volte è toccato alla Ducati: dopo Stoner nel 2008, Pecco si è aggiudicato le ultime 2 edizioni.
Sabato la sprint alle 15, domenica il gp alle 14
Tutte le “staccate” della Cattedrale della Velocità
Quattro chilometri e mezzo di lunghezza, non si superano mai i 310 kmh di velocità massima. Secondo i tecnici di Brembo, che gestisce gli impianti frenanti dei protagonisti del motomondiale, il , il TT Circuit Assen rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 2 perché solo una delle 10 frenate rientra nella classe «hard». Sono 5 le frenate di scarsa rilevanza, con perdite di velocità inferiori a 85 kmh. Delle 16 curve, la più complicata, come spesso accade, è la prima, sulla destra, dopo la partenza: si passa da 292 a 106 kmh in 4 secondi e 208 metri.