Al MotoShow gli appassionati accorrono per conoscere i campioni del passato, chiacchierare con loro, vederli girare in pista con le moto di allora. Ma vogliono anche e soprattutto ascoltare da vicino le voci dei motori, attendono (im)pazientemente che i proprietari li avviino, cercano di non tapparsi le orecchie con gli urli più forti.
E anche i suoni di moto uniche che chi scrive ebbe l’occasione di portare in pista, come la Segoni-Laverda 750 del Bol d’Or 1973, recuperata e perfettamente restaurata da un collezionista olandese. O come il prototipo V6 1000 di Breganze, il mostro spinto da quello che era un “mezzo motore” di Formula 1, che apparve al Castellet nel 1978. Musica per le nostre orecchie.
In collaborazione con Moto.it