Due tempi: dopo le 125 sportive moriranno anche le enduro?
Ma omologare un motore 2T diventa sempre più difficile per tutta una serie di fattori. In primo luogo c’è il discorso relativo alle normative sulle emissioni. Facciamo un breve riepilogo puntuale per quello che riguarda il mondo enduro e trial: il 31 dicembre 2024 (quindi a fine anno) scade la possibilità per le Case di immatricolare e commercializzare mezzi Euro5, mentre dal 1 gennaio 2025 sarà possibile solamente immatricolare veicoli Euro5+.
In questo modo, il gruppo KTM rinuncia volutamente a una linea di prodotti che vale il 40% delle sue moto da enduro (a tanto ammonta la quota dei 2T sul totale del segmento). Non è ovviamente un atto di masochismo da parte dei vertici dell’azienda di Mattighofen, ma di una decisione dolorosa e drastica, quanto necessaria e inevitabile.
Tanto più che, come sappiamo bene, le omologazioni Euro non hanno ancora ben chiarito quali dovranno essere i limiti di emissioni sonore delle moto (stradali e off-road), tant’è che questa parte del provvedimento è stata stralciata e rimandata a data da destinarsi proprio per le (insormontabili) difficoltà tecniche che i costruttori hanno incontrato nel ridurre il rumore delle moto stradali. Si può solo immaginare quali difficoltà – ancora più marcate – stiano incontrando i produttori di moto da offroad.
La sensazione è che, con questa mossa, l’Enduro 2T targato riceverà il colpo di grazia. Un po’come accadde al fiorentissimo mercato delle 125 2T una ventina di anni fa. Certo, resteranno le Enduro 4T (sulle cui motorizzazioni è più facile essere “Euro5+ compliant”), ma per gli appassionati delle moto a miscela questa rischia di essere davvero la fine di un sogno.