La Ferrari non si è limitata a sviluppare le ali come adeguamento della SF-23 alla pista di Jeddah. Sulla rossa osservata nel garage dell’Arabia Saudita non è sfuggita anche una modifica alle pance della rossa che non è stata dichiarata nel comunicato che è stato pubblicato dalla FIA.
Photo by: Jon Noble
L’aggiornamento è facilmente osservabile sotto alla bocca dei radiatori: anche la carrozzeria della Ferrari è scomponibile in più parti e non deve sorprendere, quindi, che a Maranello abbiano predisposto un aggiornamento utile ad aumentare la portata d’aria nello scasso per alimentare con più efficienza il flusso destinato a scorrere sul fondo.
A questa prima variazione se ne aggiunge un’altra che si nota all’altezza della protuberanza del cono anti-intrusione inferiore: con il nuovo body work l’elemento di sicurezza è più “visibile” visto che la carrozzeria prende le forme del tubo in carbonio. Ma a quell’altezza non sfugge un gradino che rompe la continuità del disegno della fiancata, proponendo uno scavo che si prolunga laddove c’è la vistosa conchiglia dello sponsor Shell.
Anche il fondo è stato modificato nel marciapiede che ora nel bordo d’uscita ha una incurvatura verso l’alto decisamente maggiore con l’intento di creare dei vortici che alimentino la creazione di una “minigonna pneumatica” più efficace a sigillare la rossa con l’asfalto al variare dell’altezza da terra.
Scopriamo, forse, una Ferrari che non resta “dottrinalmente” attaccata alle sue scelte aerodinamiche, ma comincia a sperimentare idee che vanno anche in altre direzioni…
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