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Volkswagen preferisce gli Usa all’Ue per la nuova fabbrica di batterie: dall’Ira di Biden 10 miliardi di sussidi green

volkswagen preferisce gli usa all’ue per la nuova fabbrica di batterie: dall’ira di biden 10 miliardi di sussidi green

Volkswagen preferisce gli Usa all’Ue per la nuova fabbrica di batterie: dall’Ira di Biden 10 miliardi di sussidi green

Volkswagen dà priorità all’America. È uno degli effetti indesiderati, per l’Unione Europea, dell’Inflation Reduction Act (Ira), il piano da 369 miliardi di dollari di sussidi ideato da Joe Biden per incentivare la transizione ecologica negli Usa. Il denaro promesso dal presidente americano sta attirando oltreoceano le imprese Ue, ultima la casa automobilistica tedesca. Dopo aver stimato di poter ricevere 10 miliardi di euro di contributi, Volkswagen ha sospeso i piani sull’impianto di batterie in Europa orientale e ha deciso di dare priorità alla costruzione di una struttura simile nel Nord America. La più grande casa automobilistica europea ha informato i funzionari Ue della scelta, riporta il Financial Times. E prima di andare avanti con il progetto dello stabilimento nell’est Europa, Volkswagen vuole conoscere la risposta dell’Unione agli incentivi di Washington.

Il Net Zero Industry Act è inadeguato

La casa automobilistica tedesca ha precisato che l’impianto di batterie negli Usa era comunque nei piani, accelerati dai nuovi sussidi di Biden. Volkswagen, però, ha precisato di non aver preso una decisione definitiva sull’ubicazione dei suoi stabilimenti, se in Nord America o in Europa. Inoltre, ha chiarito di voler costruire più fabbriche di celle nell’Ue. Ma prima di farlo aspetta maggiori dettagli sul Green Deal europeo.

A breve la Commissione pubblicherà il Net Zero Industry Act, parte della risposta agli Stati Uniti, e sta cercando di allentare le regole sugli aiuti di Stato, oltre a valutare la distribuzione diretta di sussidi. Tuttavia, la prima bozza del piano visionata dai dirigenti dell’automotive europeo è stata ritenuta inadeguata. «I progressi con i piani di fabbriche di batterie sono molto più rapidi in Nord America rispetto all’Europa», ha scritto su LinkedIn Thomas Schmall, capo dell’unità componenti di Volkswagen, che ha partecipato a una riunione a Bruxelles con la commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager.

Anche Northvolt guarda agli Usa

L’indiscrezione su Volkswagen arriva qualche giorno prima della possibile visita di Ursula von der Leyen alla Casa Bianca. L’obiettivo della presidente della Commissione Ue è scongiurare una battaglia a suon di sussidi tra i due continenti, mentre la concorrenza della Cina si intensifica. Il rischio, altrimenti, è che l’Europa perda miliardi di investimenti nei prossimi anni. Volkswagen, infatti, è in buona compagnia. Anche il produttore di batterie Northvolt, che ha partecipato alla riunione nella capitale belga, potrebbe preferire gli Stati Uniti alla Germania per costruire la sua prossima gigafactory. La società ha stimato di poter ricevere più di 8 miliardi di sussidi statunitensi per la nuova fabbrica e ora si aspetta un sostegno più concreto da parte della Commissione Ue. (riproduzione riservata)

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