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Volkswagen, IPO di PowerCo in stand-by finché le gigafactory non saranno operative

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Il Gruppo Volkswagen ha deciso di rinunciare, per il momento, a portare al debutto in Borsa PowerCo, la sua divisione che si occupa delle batterie. Secondo quanto riferisce Reuters che ha avuto modo di parlare con Thomas Schmall, responsabile tecnologia del Gruppo e presidente di PowerCo, una quotazione in borsa sarà presa in considerazione solamente quando le gigafactory saranno operative e la nuova cella “unificata” sarà utilizzata all'interno delle vetture elettriche del Gruppo. Dunque, per un'eventuale IPO non se ne parla prima del 2026.

Ricordiamo che il Gruppo Volkswagen aveva deciso di creare PowerCo, andando a scorporare le sue attività legate alle batterie, nel 2022. Tale società ha già annunciato la realizzazione di tre fabbriche di celle per batterie (gigafactory) a Salzgitter, Valencia e Ontario che apriranno rispettivamente nel 2025, 2026 e 2027. Per il momento, vista l'evoluzione del mercato delle auto elettriche, non è prevista un'ulteriore fabbrica per le batterie nel Vecchio Continente.

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La cella unificata, invece, era stata annunciata durante il Volkswagen Power Day del 2021 e l'obiettivo è quello di utilizzarla all'interno dell'80% delle vetture dei marchi del Gruppo tedesco. Grazie a questo approccio, il costruttore punta a ridurre i costi delle batterie che, come sappiamo, sono l'elemento più costoso di un'auto elettrica. PowerCo punta ad un fatturato di 20 miliardi di euro entro la fine del decennio.

In precedenza, PowerCo aveva evitato di fornire dettagli su di una potenziale IPO, limitandosi a dire che intendeva mettere l’azienda pronta per gli investitori, già a partire dal 2024. A quanto pare, bisognerà attendere ancora diversi anni.

ANCHE RENAULT

L'interesse del mercato dei capitali per i veicoli elettrici si è raffreddato negli ultimi tempi, a causa del rallentamento della crescita del mercato delle auto elettriche. Alcune case automobilistiche hanno quindi deciso di rinviare i piani di quotazione delle loro controllate che si occupano di batterie e auto elettriche. Ricordiamo che anche Renault ha rimandato il progetto per la quotazione di Ampere, la divisione che si occupa di auto elettriche e di software, proprio per gli stessi motivi.

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