La sede Volkswagen di Wolfsburg e quella BMW a Monaco di Baviera
Questo rallentamento del mercato potrebbe essere aggravato da un aumento dei prezzi delle auto importate. Per il suo concorrente BMW, l’introduzione di questi supplementi porta «a un vicolo cieco» e «viola gravemente il principio del libero scambio, secondo un comunicato stampa. La Germania ha lottato con Svezia e Ungheria per evitare dure sanzioni, dopo l’indagine aperta lo scorso settembre dalla Commissione Europea sui sussidi governativi cinesi al settore delle auto elettriche. I produttori tedeschi, per i quali la Cina e il mercato principale, sono quelli che hanno piu da perdere da una guerra commerciale con Pechino. «Qualsiasi misura protezionistica, compresi i dazi doganali aggiuntivi (…) limita il libero scambio e comporta il rischio di conflitti commerciali, che alla fine danneggiano tutte le parti», ha commentato in una nota la federazione tedesca dei produttori di automobili (VDA).