Per controllare se su un'auto grava un fermo amministrativo bisogna effettuare una visura al PRA al costo di circa 6 euro anche online
- Visura targa: cos’è e a cosa serve
- Visura targa: come si fa e chi può farla
- Visura targa: quanto costa e perché non è gratuita
Come si controlla la presenza di un Fermo amministrativo o di un altro atto formale su un’auto? E’ questa una delle domande più frequenti di chi si appresta ad acquistare, per esempio, un’auto usata. Dopo aver visto cos’è nel concreto il provvedimento giudiziario appena citato e come si rimuove, infatti, questa volta analizziamo nel dettaglio come verificarlo.
La risposta è attraverso una Visura nel Pubblico Registro Automobilistico, o PRA, che si può effettuare direttamente online o presso un’Unità Territoriale ACI, cioè un’agenzia dell’Automobile Club d’Italia, anche in sede di Trasferimento di proprietà dell’auto stessa.
Visura targa: cos’è e a cosa serve
La Visura della targa dell’auto all’interno del Pubblico Registro Automobilistico serve, nella maggior parte dei casi, per controllare se sull’auto è iscritto un Fermo amministrativo, cioè il provvedimento giudiziario che, a tutti gli effetti, ne impedisce la libera circolazione – e quindi il libero utilizzo – sulle strade, ma non la vendita.
Si tratta di una verifica molto importante da effettuare soprattutto prima dell’acquisto di un’auto, perché, nel caso in cui si entri in possesso di un veicolo “ipotecato”, non ne sarebbe concesso l’utilizzo o la radiazione per esportazione fino al risanamento del debito da parte del proprietario precedente.
In caso di fermo amministrativo, infatti, l’auto soggetta da questo provvedimento può essere venduta a tutti gli effetti. Non si tratta dunque di una condizione che, d’ufficio, può bloccare il processo di trasferimento di proprietà.
Parlando di Visure però, per evitare confusione, è bene ricordare che ne esistono di diversi tipi da non confondere con quella della targa, incluse quelle nominative (sulla persona) effettuabili solo da operatori del settore specializzati, nonché avvocati o notai.
Ma quali informazioni si ottengono effettuando una Visura della targa di un’auto? La consultazione del Pubblico Registro Automobilistico permette, a sua volta, la consultazione del Certificato di proprietà digitale dell’auto. Dunque con il controllo si può risalire, oltre alla presenza o meno di eventuali Fermi amministrativi o provvedimenti simili, anche al nome e cognome dell’attuale proprietario.
Visura targa: come si fa e chi può farla
Sulla carta e anche nella realtà effettuare una Visura della targa di un’auto nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’ACI è piuttosto semplice. Si può fare sia online, attraverso alcune modalità che vedremo tra poco, sia fisicamente, presso un’Unità Territoriale ACI.
- Utilizzando il servizio Visurenet direttamente sul sito dell’ACI, dopo aver eseguito l’accesso con le proprie credenziali Spid, CIE o eID,
- Utilizzando l’app ACI Space per iOS e Android, nella sezione Infotarga,
- Rivolgendosi alle Delegazioni ACI e/o alle Agenzie di pratiche automobilistiche sul territorio, con eventuali tariffe supplementari in regime di libero mercato.
In tutti i casi, le informazioni richieste per effettuare la ricerca sono tutti i dati personali del richiedente, come nome, cognome e codice fiscale, nonché la targa del veicolo da controllare.
E’ opportuno specificare, però, che i veicoli che dal 1993 (data di inizio dell’automazione) in poi non sono stati oggetto di eventi per i quali è previsto l’obbligo di annotazione al PRA, non sono confluiti nell’Archivio automatizzato e dunque oggi non risulteranno nelle Visure.
Visura targa: quanto costa e perché non è gratuita
Come abbiamo specificato all’inizio di questo approfondimento, il servizio è a pagamento. Per effettuare una semplice Visura dello stato attuale del veicolo online il prezzo da pagare è di 6 euro.
Se invece si vuole ottenere tutto l’estratto cronologico dell’auto, e quindi tutti i dettagli riguardo i precedenti intestatari, il valore da versare sale fino a 25 euro.
Attenzione alle truffe però, perché, come ricordato in una nota dall’Aci stesso, l’Automobile Club d’Italia incaricato di gestire il Pubblico Registro Automobilistico, negli ultimi anni sono nati diversi siti web che promettono di poter effettuare questo genere di ricerche in maniera gratuita: si tratta di un modo del tutto illegale e non riconosciuto.