Una Suzuki Hayabusa all’Hell’s Gate: cosa può andare storto?
Insomma una moto estrema, per un’impresa estrema: solo che stiamo parlando dei due estremi opposti.
Ma il bello di queste sensazionali follie è che non c’è alcun bisogno di trovare una razionalità: puro divertimento, ingegno, tecnica di guida (il ragazzo sembra piuttosto a proprio agio nel “dirt”, noi magari avremmo indossato anche dei guanti), per un video che metterà a dura prova l’autocontrollo di chi invece sentirà una fitta al cuore a ogni graffietto alla carrozzeria dell’Hayabusa, per non parlare del finale… che non vi sveliamo perché vi lasciamo liberi di scoprire se Matt è riuscito nel proprio insano intento, se la Busa ha alzato bandiera bianca per evidenti limiti di un progetto nato per fare i 300 km/h e non l’hard enduro (ad Hamamatsu avranno convocato una riunione per capire se sia il caso di alzare un po’ da terra la loro Supersport? E poi, suvvia: vogliamo dare un’opzione omologata al /50 posteriore con un bel 150/70 tassellato?) o se come spesso accade i limiti dei piloti sono molto più bassi di quelli dei mezzi che cavalcano…
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In collaborazione con Moto.it